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Il console d'Italia sfugge a un attentato a Bengasi
Libia, gennaio 2013 - Il console d’Italia a Bengasi, nell’est della Libia, è sfuggito sabato a un attentato, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa italiana ANSA. Il console, Guido De Sanctis, viaggiava a bordo della sua auto blindata a Bengasi, quando è stato fatto oggetto di colpi d’arma da fuoco, ma nessuno è rimasto ferito, secondo l’ANSA (nella foto, Guido De Sanctis)Leggi tutto: Il console d'Italia sfugge a un attentato a Bengasi
Write comment (0 Comments)Copernico tra i Wahabiti
Arabia Saudita, gennaio 2013 – Lo scrittore Turki Al-Hamad è stato arrestato lo scorso 24 gennaio per avere postato dei twitter considerati blasfemi. L’autore saudita, celebre soprattutto per i suoi romanzi che raccontano il percorso dei militanti di estrema sinistra degli anni 1960-1970, è una delle figure liberali più in vista nel paese (di lato, il ritratto di Turki Al-Hassad)Leggi tutto: Copernico tra i Wahabiti
Write comment (0 Comments)Gaza
Palestina, dicembre 2012 - . Perché la caccia agli Ebrei è sempre stata una tradizione europea, ma da mezzo secolo questo debito storico è stato scaricato sui Palestinesi, che sono anche loro Semiti e che mai sono stati, né sono, antisemiti. Sono i Palestinesi a pagare col sangue un conto che non appartiene loro (nella foto, Eduardo Galeano) Write comment (0 Comments)Il popolo palestinese di fronte alle ambiguità del “mondo libero” e alla fellonia del “mondo arabo"
Analisi, dicembre 2012 - Quello che sta succedendo nel mondo arabo, con questa tempesta inventata chiamata “Primavera araba”, non è indipendente dalle crisi economiche cicliche del Grande Capitale e dalle sue conseguenze sociali, politiche e istituzionali. La soluzione che il Capitale ha trovato per superare le sue crisi è sempre stata, nel corso dell’evoluzione storica, quella di conquistare sempre più spazi economici con la forza delle armi, se non con artifici sempre più sottili Write comment (0 Comments)Appello per la liberazione di un intellettuale condannato all'ergastolo
Qatar, dicembre 2012 - Il giovane poeta del Qatar, Muhammad Ibn al-Dheeb al-Ajami, è stato condannato all’ergastolo (*) per avere “insultato il regime, diffamato il principe ereditario Tamin e offeso la costituzione” in un poema nel quale ha osato scrivere: “Siamo tutti come Tunisini di fronte ad una élite oppressiva” (nella foto, Muhammad Ibn al-Dheeb al-Ajami)Leggi tutto: Appello per la liberazione di un intellettuale condannato all'ergastolo
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