Dossier

I giornalisti nel Burkina faso

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I giornali marocchini

Stampa in lingua francese

Le Matin du Sahara et du Maghreb (800.000 copie): giornale ufficiale della monarchia marocchina (stampato a Casablanca). Racconta dettagliatamente i fatti, le gesta e le opinioni di sua maestà il re del Marocco.

 

L’Opinion (50.000 copie): giornale del partito Istiqlal , fondato nel 1962 e diretto da Khalid Jamai (redattore capo), sempre molto ossequioso verso il re e il suo entrourage. La versione on line è stata lanciata nel 2002

 

Libération (250.000 copie): giornale di sinistra moderata, organo del USFP, il partito del primo ministro. Fondato nel 1964, oggi è coccolato dal Potere.

 

Al Bayane organo del Partito del progresso e del socialismo (l’ex PC marocchino) , fondato nel 1971

 

Le journal hebdomadaire (25.000 copie): il principale periodico marocchino in lingua francese, volentieri provocatore. Testata indipendente e seria che si rivolge alla classe media urbana e liberal. E’ fautore di una democrazia che si articoli nel quadro di una monarchia costituzionale. E’ l’erede della testata Le Journal, fondato il 17 novembre 1997, tre giorni dopo le elezioni dell’”alternanza”, ha plaudito al ritorno di Abraham Serfaty , dato la parola a Malika Oufkir e ai torturati di Tazmamart … Il suo tono anticonformista gli ha valso dei problemi con la giustizia: il direttore, il celebre giornalista Aboubakr Jamail, è stato processato per diffamazione dopo aver rivelato un affare di corruzione che coinvolgeva il ministro degli affari esteri (nel 2001). Nel dicembre 2000 le autorità avevano vietato la pubblicazione della testata per avere criticato il re e l’esercito, ma sono poi stati costretti a consentirne la pubblicazione con la nuova testata di Le journal hebdomadaire, a seguito delle numerose proteste provocate dalla interdizione. Attualmente soffre di una crisi finanziaria a causa di una notevole riduzione delle sue risorse pubblicitarie, pari a circa l’80%, provocata proprio dalla sua libertà di espressione e dell’ostilità del Palazzo reale.

 

Demain magazine (settimanale in lingua francese, 15.000 copie) fondato nel marzo 2000 da Alì Lmrabet col il nome di Demain. Questo Rifain (nato nel Rif) intransigente e coraggioso è stato il primo a chiedere l’allontanamento di Driss Basri al tempo in cui era ancora potentissimo ministro dell’Interno di Hassan II. Il giornale è stato chiuso d’autorità dal Governo nell’ottobre 2000, poi autorizzato a riaprire nel gennaio 2001 sotto la testata Demain magazine, giornale di inchiesta. Questa nuova testata è stata di nuovo vietata nel maggio del 2003 dopo la pubblicazione di una conversazione con un repubblicano marocchino e di un articolo sull’ appannaggio del re. Per questo delitto di opinione il suo direttore, Ali Lmrabet, è stato condannato a 4 anni di prigione.

 

L’économiste (quotidiano, 24.000 copie) All’inizio settimanale, è diventato quotidiano nel 1999. E’ il solo quotidiano in lingua francese che non sia né organo del potere né di un partito. Nadia Sakah è la redattrice capo. Vive per il 90% delle sue entrate pubblicitarie.

 

La Nouvelle Tribune (settimanale in lingua francese, 12.000 copie) giornale indipendente filogovernativo creato nel 1996. Filogovernativo e molto conformista, si occupa principalmente di economia.

L

La Gazette du Maroc (settimanale, 18.000 copie). Magazine di informazione generale fondato nel 1997 e interessato soprattutto ai fenomeni sociali.

 

Maroc Hebdo International (settimanale in lingua francese, 20.000 copie): testata fondata nel novembre 1991 da Mohamed Sellami. Giornale indipendente e serio, ma la sua libertà di tono gli ha procurato diversi processi e pignoramenti. Si rivolge agli studenti, intellettuali e marocchini della diaspora.

 

TEL QUEL settimanale indipendente e audace nei confronti del potere. Fondato nel 2001, Tel Quel è diretto da Ahmed Reda Benchemsi.

 

Le Reporter (settimanale di lingua francese, 150.000 copie) magazine indipendente che si occupa principalmente di politica.

 

Maghreb Magazine (mensile 50.000 copie) magazine pubblicato a Marrakech, si occupa di economia e cultura

 

Le Journal de Tanger (settimanale di lingua francese) giornale di informazione, esce il sabado mattina dal 1904. Attualità e informazioni pratiche e turistiche sulla città.

 

La Vie économique (settimanale, 30.000 copie) crato nel 1957, è il primo settimanale economico marocchino

 

Finances news (settimanale di informazione finanziaria in lingua francese)

 

Femmes du Maroc il più dinamico dei due magazine femminili marocchini diretto da Aicha Zaimi Sakhri. Un giornale di qualità, militante per i diritti delle donne in Marocco.


Stampa in lingua araba

 

Al Ittihad Al Ichtiraki (quotidiano) giornale di sinistra, organo de l’USFP (socialista), il partito del primo ministro.

 

Bayane Alyaoume (quotidiano 30.000 copie) edizione in lingua araba di Al Bayane, nato nel 1991. Giornale di sinistra molto critico verso il governo.

 

Al Anbaa quotidiano on line

 

Al Ahdat al-Maghiribiya giornale fondato da Mohamed Brini nel 1998 (sinistra)

 

As Schifa al-Ousbouia (settimanale, 45.000 copie) testata appartenente allo stesso gruppo de Le Journal. E’ l’erede di As Schifa che era stato vietato nel dicembre 2000 per le stesse ragioni.


Giornali in lingua tamazighe

 

Tamazight (settimanale, in tamazight, arabo e francese) gornale pubblicato a Rabat per difendere la cultura berbera in Marocco. Primo settimanale berbero è stato fondato nel gennaio 1999 da Ahmed Adghrini (avvocato, traduttore e fondatore dell’associazione culturale berbera Tamaynout)

 

Alhawia (l’identità) (settimanale in tamazighe e arabo) si interessa soprattutto ai problemi della educazione dei berberi in marocco

 

Twiza (mensile in tamazighe, arabo e francese) pubblicato a Nador e difensore della cultura berbera.


TELEVISIONI

Il canale nazionale, principalmente in lingua araba, è la RTM. Esiste altresì una televisione privata: 2M


RADIO

In Marocco non c’è libertà di emissione. Una sola eccezione è stata fatta, su pressione di Whashington, per Radio Sawa, una radio nordamericana che emette in inglese.

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