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ProfileInterventi, 20 gennaio 2021 - Nel caos politico amministrativo delle imminenti elezioni comunali di Napoli, compare una strana figura di candidato sindaco, un magistrato che non dice ma lascia dire, senza mai chiarire quali solo le sue reali intenzioni... (nella foto, Catello Maresca)  

 

Il Corriere del Mezzogiorno, 19 gennaio 2021

 

La pasta e fagioli del dottor Maresca

Nicola Quatrano

 

Nel caos politico amministrativo delle imminenti elezioni comunali a Napoli, compare una strana figura di candidato sindaco, un magistrato che non dice ma lascia dire, senza mai chiarire quali sono le sue reali intenzioni...

 

Catello Maresca, già PM della DDA ed attualmente sostituto procuratore generale a Napoli

 

Preparare la pasta e fagioli non è cosa di un momento. Intanto, se sono secchi, occorrerà prima tenere a bagno i fagioli in acqua fresca per tutta la notte. Più veloce il procedimento se sono freschi, ma vanno comunque sbucciati. Bisognerà poi unirli a un composto di sedano, carota e cipolla, che sarà fatto soffriggere a parte. Infine aggiungere la pasta, e completare la cottura. Niente di particolarmente complicato, certo, ma la cosa richiede il suo tempo.
 
Che ne direste se qualcuno volesse farvi credere che il piatto sia comparso già bell’e pronto sulla tavola, senza che nessuno l’abbia preparato? Pensereste che sragiona evidentemente, magari che vi prende in giro. E chissà, forse anche peggio: che è una persona di cui è meglio non fidarsi.
 
Ora, anche una candidatura a sindaco richiede il suo tempo. Bisogna farsi conoscere, bussare alle porte dei partiti (o aprire la porta ai partiti) e offrire disponibilità, impegnarsi, concordare temi e programmi, studiare insieme una strategia vincente e contrattare forme e modalità dell’accordo. Cosa ne direste se qualcuno volesse farvi credere che si è fatta da sé? Che il diretto interessato non l’ha preparata?
 
Mi riferisco ovviamente alle prossime elezioni comunali e alla candidatura, data per certa, del dott. Catello Maresca, che costituisce una realtà – mai smentita dal diretto interessato - con la quale le forze politiche già si misurano da mesi.
 
Niente di male, secondo me. Non mi scandalizza che un magistrato si impegni in politica. Ma mi lascia piuttosto perplesso la reticenza dimostrata dal magistrato-candidato, che non dice ma lascia dire, e affida il suo pensiero a giornalisti amici, nello stile di certi “quirinalisti” che riportano le parole del Presidente evitandogli di dover scendere direttamente nell’agone.
 
Così, su Il Mattino di sabato scorso, Leandro Del Gaudio firma un pezzo dal titolo: “Scontro al CSM, il PM anticamorra: solidarietà, non campagna elettorale”, nel quale fa il punto sulla polemica scoppiata al CSM, dopo le pungenti parole pronunciate dal consigliere Giuseppe Cascini sul caso di “un magistrato che parla e agisce come candidato di una grande città in cui ha lavorato come PM”. Ebbene Del Gaudio ci informa che “chi gli sta vicino” ha “raccolto l’amarezza” del dottor Maresca “per riferimenti sul suo ruolo ritenuti quanto meno gratuiti”, e il messaggio di cui il giornalista si fa latore (sintetizzato nel titolo dell’articolo) è che il magistrato non sta affatto facendo campagna elettorale e che il suo “dinamismo”, come sempre è stato, si rivolge esclusivamente alle iniziative sociali, alla “solidarietà”.
 
Immaginiamo che “chi gli sta vicino” sia lo stesso Del Gaudio, la cui confidenza col magistrato è testimoniata da un recente libro scritto a quattro mani. Ma quel che conta, è che il dottor Maresca pare ci mandi a dire, attraverso il giornalista, che la pasta e fagioli si può fare da sola.
 
Così non si comincia bene. Certe ambiguità, l’impressione di volersi barcamenare tra leggi e direttive del CSM per mantenere il più a lungo possibile il piede del magistrato e del politico nella stessa scarpa, non si addicono al profilo di un personaggio che si è costruito l’immagine del rigoroso tutore della legalità e della Legge.
 
E, comunque, i Napoletani avranno pure il diritto di sapere con chiarezza se il dottor Maresca intenda candidarsi o meno, e di sapere con quale schieramento e con quale programma intenda farlo. Come e con chi sta preparando la pasta e fagioli.
 
Mi permetto di consigliare al dottor Maresca maggiore sincerità. A lui che, in passato, lo è stato anche troppo, rivelando in un libro il contenuto di una riunione riservata, tanto da subire un procedimento disciplinare dal quale è uscito assolto. E raccontando perfino dettagli personalissimi, di “sbornie d’amore” che ci poteva anche risparmiare.
 
Sia altrettanto sincero in questa occasione in cui la verità è doverosa, e ci dica finalmente le sue intenzioni. E’ questione di lealtà verso l’elettorato al quale pare si prepari a chiedere il voto. 
 
 
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