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ProfileIntervento, 14 aprile 2020 - Hollywood dominata dagli ebrei e i media di intrattenimento hanno contribuito a creare la frenesia dell'antisemitismo e continuano a somministrare dosi regolari di storia dell'olocausto...      

 

Unz Review, 14 aprile 2020 (trad.ossin)
 
L'antisemitismo sta davvero aumentando?
Attacchi del Mossad sotto falsa bandiera contro ebrei
Philip Giraldi
 
Anche se distratti dal caos prodotto dal coronavirus, gli Stati Uniti e gran parte dell'Europa sono impegnati nella frenetica ricerca di antisemitismo e antisemiti, affinché possa essere finalmente estirpato completamente ciò che i media e i radical-chic considerano come la peggiore forma possibile di crimine e di criminali. A dire il vero, di recente ci sono stati alcuni episodi orribili di aggressioni per motivi etnici o religiosi contro sinagoghe e singoli ebrei ma, come spesso accade, gran parte di essi o sono stati equivocati o strumentalizzati politicamente. Per esempio, viene registrato come antisemitismo anche il solo fatto che uno studente ebreo in un campus universitario si imbatta in una manifestazione contro i comportamenti di Israele e affermi di sentirsi minacciato. E gli insulti scritti su edifici o pietre tombali, non necessariamente sono da addebitarsi a gente che odia gli ebrei. In un caso in Israele, nel 2017, i due artisti della svastica di strada erano ebrei.
 
 
Trasformare in arma un punto di vista limita inevitabilmente la possibilità di ascoltare opinioni contrarie. L’inconveniente, però, è che la frenesia che ha portato alla criminalizzazione della libera espressione si collega in modo tutt'altro che positivo all'attività dei gruppi ebraici. Ivi compresa la definizione disonesta secondo cui ogni critica a Israele è ipso facto antisemitismo, dando a quella nazione carta bianca in termini di trattamento brutale dei suoi vicini e persino dei suoi cittadini non ebrei.
 
Hollywood dominata dagli ebrei e i media di intrattenimento hanno contribuito a creare la frenesia dell'antisemitismo e continuano a somministrare dosi regolari di storia dell'olocausto. Anche attualmente sono in corso una serie di programmi televisivi che descrivono in una forma o nell'altra la persecuzione degli ebrei. Hunters su Amazon parla di ebrei statunitensi che rintracciano e uccidono presunti ex nazisti che vivevano a New York negli anni '70. Il complotto per distruggere gli USA su HBO è un racconto di storia retrò su come Charles Lindbergh ed Henry Ford installano un governo fascista negli anni '30. Un critico descrive il fiorire della vendetta televisiva "come una paranoica fantasia ebraica dopo un'altra che sostiene l'omicidio come la soluzione a quello che percepiscono come il problema dell'antisemitismo".
 
Ma, come sempre, niente è così semplice come un ritratto in bianco e nero in cui ci sono nazisti malvagi e vittime ebree che sono sempre giustificate quando cercano vendetta. Prima di tutto, come è stato dimostrato, molti recenti cosiddetti attacchi antisemiti contro gli ebrei sono da attribuire ad ebrei chassidici facilmente riconoscibili e motivati da tensioni interne alla comunità, in quanto i loro quartieri stanno vivendo cambiamenti drammatici con i nuovi arrivati che usano tattiche di pressione per costringere i vecchi residenti ad andarsene. E dopo che gli Hasidim hanno preso il controllo di una città o un quartiere, finanziano le scuole locali per sostenere le proprie accademie private e spesso commettono frodi su larga scala nei settori del welfare e degli altri servizi sociali, per potersi consentire di passare tutto il loro tempo a studiare il Talmud che, tra l'altro, insegna che i gentili non sono migliori delle bestie e come loro sono adatti solo a servire gli ebrei.
 
La recente concentrazione di coronavirus nei quartieri ortodossi di New York e la grande diffusione di casi di morbillo l'anno scorso sono stati attribuiti alla riluttanza di alcuni ebrei conservatori a sottoporsi alle vaccinazioni e alle normali pratiche igieniche. Hanno anche continuato a tenere raduni illegali in occasione di matrimoni e cerimonie religiose, diffondendo il coronavirus all'interno delle proprie comunità e anche tra agli estranei con i quali hanno contatti.
 
Denunciare continuamente l'antisemitismo è considerata una buona cosa da molti gruppi ebraici perché lo stato di perpetua vittimizzazione che implica consente loro di ottenere benefici speciali che potrebbero altrimenti essere considerati eccessivi in una democrazia pluralistica. L'educazione all'Olocausto nelle scuole è ora obbligatoria in molte giurisdizioni e oltre il 90% dei finanziamenti discrezionali del Dipartimento per la sicurezza interna vanno alle organizzazioni ebraiche. Le organizzazioni ebraiche si stanno ora agitando per ottenere quella che hanno deciso essere la loro parte del finanziamento per l’emergenza del Coronavirus.
 
Le accuse di crescita dell'antisemitismo e il continuo ricordo del cosiddetto olocausto sono come una macchina da soldi perenne che riversa le riparazioni economiche dagli europei e i miliardi di dollari all'anno del Ministero del Tesoro degli Stati Uniti. L’olocausto e il senso di colpa prodotto dall’antisemitismo contribuiscono senz’altro allo stato di asservimento degli Stati Uniti nei confronti dello Stato di Israele, più recentemente manifestato nel dono del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti di un milione di maschere chirurgiche alla Forza di Difesa israeliana, nonostante la grande carenza di tali maschere negli Stati Uniti (nota come la storia, dopo essere apparsa per la prima volta sul Jerusalem Post, sia stata rieditata per nascondere il ruolo degli Stati Uniti, e tuttavia conserva ancora l'indirizzo e-mail originale e la foto cita il Dipartimento della Difesa USA).
 
E poi c'è la questione del potere ebraico, che viene discussa regolarmente dagli ebrei stessi, ma è verboten ai gentili. Gli ebrei esercitano un potere enormemente sproporzionato in tutti gli Stati anglofoni, in Francia e in alcune parti dell'Europa orientale, e persino in America Latina. Se l'antisemitismo è dilagante come è stato spesso affermato, è strano che ci siano così tanti ebrei di spicco nella politica e nelle professioni, in particolare nella finanza e nei media. O l'antisemitismo non sta realmente “impennando” o gli antisemiti reali si sono dimostrati particolarmente inefficaci nel difendere la loro causa.
 
A complicare ulteriormente le cose, ci sono stati un certo numero di casi in cui gli stessi ebrei sono stati responsabili di quelli che sono stati dichiarati incidenti antisemiti. Qualcuno ha anche ragionevolmente ritenuto che alcuni degli incidenti fossero stati posti in essere sotto falsa bandiera dallo stesso governo israeliano, presumibilmente attraverso i suoi servizi di intelligence. L'obiettivo sarebbe quello di creare simpatia verso Israele in Europa e negli Stati Uniti e incoraggiare l'emigrazione della diaspora verso lo Stato ebraico. La recente vicenda dell'israeliano-statunitense Michael Kadar, cui sono stati attribuiti molti dei quasi duemila allarmi-bomba che, all'inizio del 2017, hanno colpito centri e sinagoghe della comunità ebraica di tutto il mondo, ne è un esempio.
 
Kadar, che ha sia la nazionalità israeliana che statunitense, è stato arrestato ad Ashkelon in Israele nel marzo 2017 dalla polizia israeliana all’esito di indagini svolte dall'Ufficio federale di indagine. L'indirizzo statunitense di Kadar era a New Lenox, nell'Illinois, ma in realtà risiedeva in Israele. Nel processo, Kadar si è difeso dicendo di avere un tumore al cervello che causava autismo e non era dunque responsabile delle sue azioni, ma è stato giudicato capace di stare in giudizio ed è stato condannato a 10 anni di carcere nel giugno 2017. Sembra sia stato poi rilasciato in tutta discrezione e che sia tornato in Illinois a metà 2018. Nell'agosto 2019 è stato arrestato per violazione della libertà vigilata e per possesso di un'arma da fuoco e droga.
 
Il tribunale di Tel Aviv ha condannato Kadar per "estorsione, diffusione di bufale miranti a creare panico, riciclaggio di denaro e pirateria informatica in relazione a bombe e spari contro centri comunitari, scuole, centri commerciali, stazioni di polizia, compagnie aeree e aeroporti del Nord America, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, Norvegia e Danimarca”. La sentenza ha affermato che "A seguito di 142 telefonate verso aeroporti e compagnie aeree, in cui denunciava la presenza di bombe su aerei passeggeri o preannunciava un attacco, gli aerei sono stati costretti a fare atterraggi di emergenza e aerei da combattimento sono stati mobilitati".
 
Il Tribunale ha affermato che Kadar era anche coinvolto nelle estorsioni della cosiddetta "rete oscura" ad accesso limitato. Secondo quanto riferito, ha guadagnato $ 240.000 in valuta digitale Bitcoin. Si afferma ancora che Kadar ha rifiutato di rivelare la password che protegge il suo portafoglio Bitcoin e si ritiene che il suo valore sia aumentato di oltre $ 1 milione.
 
Il racconto confina con il bizzarro e, fin dall'inizio, c'erano molte incongruenze sia nel dossier del Dipartimento di Giustizia, sia per quanto riguarda i dati biografici e statistici di Kadar. Dopo il suo arresto e la sua condanna, molte delle sue registrazioni pubbliche, private e nei social network sono state cancellate o modificate, facendo pensare che era in corso un insabbiamento di alto livello.
 
Soprattutto, gli elementi raccolti durante l’inchiesta contenevano dettagli delle telefonate per nulla coerenti con la tesi che Kadar avesse agito da solo. Le minacce sono state fatte attraverso i cosiddetti servizi telefonici di spoofing, utilizzati dai marketer per nascondere il vero numero del chiamante e impedire di identificarlo, ma i tre numeri di telefono cellulare identificati dal Dipartimento di Giustizia per effettuare le chiamate erano tutti situati negli Stati Uniti, e uno di loro era collegato a un leader religioso ebraico Chabad e uno al capo del controspionaggio della Chiesa di Scientology in California. Inoltre, alcune delle chiamate sono state fatte quando Kadar era in transito tra Illinois e Israele, e dunque non poteva essere stato lui a farle.
 
Il dossier del DOJ include anche informazioni secondo cui la persona che telefonava per minacciare era una donna che aveva "un distinto disturbo del linguaggio". La madre di Michael Kadar ha un distinto impedimento vocale. Stranamente non è stata identificata in alcun documento pubblico e gli Israeliani hanno sostenuto che Michael mascherava la sua voce, ma è più verosimile pensare che si trattasse della dottoressa Tamar Kadar, che risiedeva ad Ashkelon allo stesso indirizzo di Michael. La dott.ssa Kadar è un ricercatore di armi chimiche presso l'Istituto israeliano per la ricerca biologica collegato al Mossad ("IIBR").
 
Sembra che Michael abbia la cittadinanza degli Stati Uniti perché è nato a Bethesda nel 1990, quando sua madre era ricercatrice in visita presso l'Istituto di ricerca militare dell'esercito statunitense delle malattie infettive (USAMRIID). Mentre la Dr.ssa Kadar era all'USAMRIID, scomparve l'antrace dal laboratorio dell'esercito e potrebbe essere stato successivamente utilizzato negli attacchi con lettere di antrace del 2001 all'interno degli Stati Uniti, che hanno provocato la morte di cinque persone. L'FBI ha successivamente accusato due ricercatori USAMRIID del furto, ma uno è stato prosciolto e l'altro si è suicidato, chiudendo le indagini.
 
Quindi, ci sono alcune questioni interessanti sollevate dal caso Michael Kadar. Prima di tutto, sembra essere stato l'autore di quella che potrebbe essere stata un'operazione sotto falsa bandiera diretta dal Mossad e in realtà gestita da sua madre, ella stessa esperta di armi biologiche alle dipendenze di un laboratorio di intelligence israeliano. In secondo luogo, l'obiettivo dell'operazione potrebbe essere stato quello di dare l'impressione che l'antisemitismo stia drammaticamente aumentando, il che ipso facto genera una percezione positiva di Israele e incoraggia gli ebrei stranieri a emigrare nello Stato ebraico. E in terzo luogo, sembra che ci sia stato un insabbiamento orchestrato dai governi israeliano e statunitense, evidente nella scomparsa di documenti ufficiali e non ufficiali, mentre Michael è stato discretamente rilasciato dalla prigione e si sta godendo il suo guadagno di un milione di dollari in bitcoin. Come sempre, ogni volta che qualcosa coinvolge la promozione degli interessi dello Stato di Israele, più si scava e più la storia diventa sordida.
 
 
Ossin pubblica articoli che considera onesti, intelligenti e ben documentati. Ciò non significa che ne condivida necessariamente il contenuto. Solo, ne ritiene utile la lettura