Le schede di ossin, 12 agosto 2025 - Quanto più depravate sono le azioni di Israele, tanto più denunciarle viene bollato come antisemita. La dolorosa realtà è che, attraverso la vocazione criminale di Israele, l'Occidente può mascherare il suo solito colonialismo come fosse un progetto "ebraico"...
Come la scusa della "diffamazione del sangue" tappa la bocca all'Occidente sul genocidio di Gaza
Jonathan Cook
Quanto più depravate sono le azioni di Israele, tanto più denunciarle viene bollato come antisemita. La dolorosa realtà è che, attraverso la vocazione criminale di Israele, l'Occidente può mascherare il suo solito colonialismo come fosse un progetto "ebraico"
C'è un pericoloso paradosso che contribuisce a dissuadere le persone, soprattutto i personaggi pubblici, dal parlare apertamente, mentre il genocidio israeliano a Gaza diventa ogni giorno più orribile. Chiamiamolo il paradosso della "diffamazione del sangue".
Funziona così. Nel Medioevo, gli ebrei venivano accusati di uccidere non ebrei, in particolare bambini, per usarne il sangue nei riti religiosi (1). Ogni volta che un ebreo viene accusato di aver ucciso un non ebreo, così si pensa, questo mette in pericolo gli ebrei, alimentando proprio quel tipo di antisemitismo che alla fine portò ad Auschwitz.
Le persone responsabili, o almeno quelle che hanno una reputazione da proteggere, evitano quindi di rilasciare dichiarazioni che potrebbero contribuire a dare l'impressione che gli ebrei – o in questo caso i soldati dello Stato ebraico di Israele – stiano uccidendo i non ebrei.
Quando vengono mosse critiche di questo tipo, i politici occidentali, i media e le personalità pubbliche devono formularle con cautela, utilizzando un linguaggio che faccia apparire ragionevole l'uccisione di non ebrei – in questo caso, musulmani e cristiani palestinesi.
Israele si sta semplicemente "difendendo" uccidendo e mutilando da quasi due anni centinaia di migliaia di civili a Gaza, dopo l'attacco di Hamas durato un solo giorno, il 7 ottobre 2023.
Le masse di innocenti morti nell'enclave sono solo il triste prezzo pagato per garantire il "ritorno degli ostaggi israeliani" tenuti prigionieri da Hamas.
L’azione in corso da mesi da parte di Israele per affamare e sterminare i bambini di Gaza, è una "crisi umanitaria", non un crimine contro l'umanità.
È un circolo vizioso perfetto, che si autoalimenta, ed è completamente slegato dalla realtà che ci viene trasmessa in diretta streaming ogni giorno.
Trappole mortali per gli aiuti
Le conseguenze scandalose del paradosso della "diffamazione del sangue" sono state evidenziate dallo scrittore ebreo Howard Jacobson, a un anno dall'inizio del genocidio israeliano a Gaza.
Scrivendo sul quotidiano Observer, ha accusato i media occidentali di “diffamazione del sangue” per aver informato il pubblico che i bambini stavano morendo in numero enorme a Gaza, nonostante quegli stessi media abbiano fatto di tutto per minimizzare il bilancio delle vittime; implicitamente mettendo in dubbio la veridicità dei dati forniti con l’affermare che provenivano dal “ministero della salute di Gaza gestito da Hamas”; e costantemente giustificando le uccisioni includendole assurdamente tra le operazioni militari israeliane per “sconfiggere Hamas”.
Jacobson, come altri ferventi apologeti del genocidio, voleva di più. Pretendeva che i media distogliessero completamente gli occhi dal massacro.
Da allora, i crimini commessi da Israele contro la popolazione di Gaza sono diventati sempre più sconvolgenti, per quanto fosse difficile immaginarlo quasi un anno fa.
Israele ha impedito che il cibo arrivasse a Gaza, se non per il tramite di una forza mercenaria creata insieme agli Stati Uniti, paradossalmente denominata "Gaza Humanitarian Foundation".
Il suo compito, come ci hanno raccontato i soldati israeliani dissenzienti, è quello di attirare i più abili tra quelle masse affamate – principalmente giovani palestinesi – in trappole mortali con la promessa di cibo. Una volta lì, Israele mette in atto quello che Medici Senza Frontiere chiama "omicidio orchestrato", sparando contro di loro.
Israele ha armato e assoldato come suoi scagnozzi di Gaza i componenti di una banda criminale guidata dal sostenitore dell'ISIS Yasser Abu Shabab. Il loro compito è stato quello di saccheggiare i camion degli aiuti umanitari che cercavano di operare al di fuori della struttura del GHF e rubare aiuti alla gente comune, seminando ulteriore terrore e caos e permettendo a Israele di incolpare Hamas per la carestia di Gaza.
Gli israeliani di estrema destra, ovvero coloro che hanno eletto il governo Netanyahu, sono stati filmati mentre fermavano i camion degli aiuti umanitari che cercavano di trasportare dalla Giordania cibo destinato alla popolazione di Gaza, mentre i bambini muoiono regolarmente di malnutrizione.
E illustri medici occidentali come Nick Maynard tornano da Gaza con le stesse storie orribili: hanno visto soldati israeliani usare bambini palestinesi per le esercitazioni da tiro a segno. Un giorno, le ferite da arma da fuoco nei bambini che arrivano in ospedale sono tutte alla testa. Il giorno dopo al petto. Il giorno dopo all'addome. Il giorno dopo ancora ai genitali.
Il paradosso della “diffamazione del sangue” significa che Israele può agire con una depravazione sempre più sfacciata – del
tipo documentato più sopra – e i leader e i media occidentali continuano a ignorare,minimizzare o giustificare questi orrori.
È l’ultima possibilità di "uscire di prigione".
Ipocrita "nebbia di guerra"
Ci sono diverse ragioni che rendono questa risposta al genocidio di Gaza tanto pericolosa, ma allo stesso tempo fin troppo utile per le capitali occidentali.
Innanzitutto, e più ovviamente, Israele non è "gli ebrei". È uno Stato. Non solo, ma è stato fondato come un tipo di Stato molto
specifico: uno Stato che è l'ultimo esempio di una lunga e ignobile tradizione di colonialismo d'insediamento sponsorizzato dall'Occidente.
Il colonialismo di insediamento mira a sostituire una popolazione nativa con immigrati fedeli all'Occidente attraverso un'estrema violenza etnica. Pensate agli Stati Uniti, al Canada, all'Australia e al Sudafrica. Tutti hanno commesso crimini spaventosi contro le loro popolazioni indigene.
Il genocidio dei palestinesi da parte di Israele non è insolito. È la conseguenza logica e fin troppo familiare di un'ideologia razzista colonialista sostitutiva. Ci siamo già trovati in situazioni simili nella storia moderna. Se in quei casi precedenti non si è mai invocata la diffamazione del sangue – ma si è riconosciuto trattarsi di un fatto storico accertato – perché il genocidio di Israele dovrebbe essere visto diversamente?
In secondo luogo, questo genocidio non è opera solo del criminale Stato israeliano. È anche opera dell'Occidente. Si tratta di una coproduzione totalmente occidentale. Israele non avrebbe potuto realizzare la distruzione di Gaza, il massacro di massa, la fame della popolazione, senza l'assistenza occidentale in ogni fase del processo.
Sono gli Stati Uniti e la Gran Bretagna ad aver sanzionato e minacciato la Corte Penale Internazionale per costringerla a revocare il mandato di arresto nei confronti di Netanyahu per aver affamato la popolazione di Gaza. Sono state le capitali occidentali a rimanere in silenzio mentre i loro cittadini venivano presi illegalmente in ostaggio da Israele in acque internazionali per aver tentato di portare aiuti a Gaza.
E sono i media occidentali che, dapprima, hanno accettato supinamente di essere tenuti lontani da Gaza dai divieti di Israele, e poi hanno a malapena parlato dell'omicidio di massa senza precedenti dei giornalisti locali di Gaza da parte di Israele, e ora sono felici di poter giustificare col fatto di esserne stati tenuti lontani la loro disattenzione per le azioni criminali di Israele, avvolte da una presunta "nebbia di guerra".
New research shows Israel's slaughter in Gaza has killed more journalists than the US Civil War, World Wars 1 and 2, the Korean War, the Vietnam war, the Yugoslav Wars, the Afghanistan War and the Ukraine War COMBINED.
Se denunciare il genocidio in corso a Gaza equivale a una "diffamazione del sangue", allora tutti i governi occidentali ne sono coinvolti. Devono essere tutti lasciati impuniti? Essi sperano vivamente che la pensiate così.
Polizza assicurativa
In terzo luogo, sarebbe sorprendente che Israele non commettesse un genocidio a Gaza, dato che ogni suo crimine contro i palestinesi è stato sostenuto decennio dopo decennio dall'Occidente. Israele si è fatto più audace. Il paradosso della "diffamazione del sangue" è stata la sua polizza assicurativa contro controlli e critiche.
L'Occidente ha dato a Israele la licenza permanente di brutalizzare i palestinesi, di sottoporli a pulizia etnica, di rubare loro la terra e di ucciderli. Quanto peggio si comporta, tanto più la "diffamazione del sangue" viene invocata per soffocare le critiche. Quanto più depravate sono le azioni di Israele, tanto più dire la verità viene bollato come antisemita.
Per più di un secolo, generazione dopo generazione, i leader occidentali hanno sostenuto Israele fino in fondo. Perché Israele non dovrebbe essere convinto che non ci sono linee rosse, che può fare ciò che vuole e che l'Occidente continuerà ad armarlo e a giustificare i suoi crimini come "difesa" e "antiterrorismo"?
La "diffamazione del sangue" non protegge gli ebrei da un altro genocidio. Autorizza Israele a distruggere il popolo palestinese e a bombardare selvaggiamente i suoi vicini, nella più totale impunità, mentre i leader occidentali mantengono la bocca cucita, come non farebbero mai se fossero Russia, Cina o Iran a commettere atrocità ben meno gravi.
Il che, ovviamente, è esattamente ciò che incoraggia l'antisemitismo. Completamente sconcertati da questo stato di cose, alcuni osservatori sono indotti a credere che l'unica ragione possibile sia che Israele controlla l'Occidente; che ha poteri speciali e invisibili per intimidire gli Stati Uniti, lo Stato più forte e militarizzato della storia; e che dietro tutto questo, siano gli ebrei e il denaro ebraico a tirare le fila nelle capitali occidentali.
Questa supposizione è una fuga da una realtà ben più difficile e dolorosa: che Israele sia il figlio illegittimo dell'Occidente. Non è nulla di eccezionale o straordinario. È razzismo bianco, occidentale, coloniale e genocida, riconfezionato come un presunto progetto "ebraico".
Israele può commettere i suoi crimini promuovendo il controllo occidentale sul Medio Oriente ricco di petrolio, e l'Occidente sa che qualsiasi critica al suo controllo imperiale e al suo saccheggio può essere liquidata come antisemitismo.
È una situazione vantaggiosa per il colonialismo, ma svantaggiosa per la nostra umanità.
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