Le blog de Gilles Munier, 31 marzo 2012 (trad. Ossin)
Il mistero del passaporto di Mohamed Merah
Gilles Munier
Le autorità algerine hanno rifiutato l’inumazione di Mohamed Merah a Souaghi, vicino a Medea, come aveva chiesto sua madre, ufficialmente per “motivi di sicurezza”. Intervistato in proposito giovedì scorso, su BFM-TV, Nicolas Sarkozy ha risposto: “Era francese, che sia sepolto e che non si facciano polemiche su questo”.
Sarkozy fa di tutto per sviare l’attenzione sui rapporti tra il DCRI (i servizi segreti interni) e Mohamed Merah, ma la vicenda non è per niente chiusa.
Con la pubblicazione, da parte del quotidiano algerino Liberté, di una inchiesta sul passaporto dell’apprendista jihadista, si ripresentano gli interrogativi. Il giornalista Salim Koudil ha scoperto che l’unico passaporto valido in possesso di Mohamed Merah era algerino, rilasciato dal consolato di Tolosa nel luglio 2005, e rinnovato nello stesso ufficio il 20 marzo 2010.
Il passaporto francese di Mohamed Merah, rilasciato nel 1998 a Tolosa – quando aveva nove anni – era scaduto nell’aprile 2008, e non era stato rinnovato. Merah sarebbe dunque andato in Israele, Siria, Giordania, Iraq, Afghanistan, Pakistan…. ecc… con un passaporto algerino, sotto la guida della DCRI…
L’Algeria che voleva restare ai margini di questa vicenda “franco-francese”, ci si ritrova dentro in pieno. Nuove domande si pongono, alle quali bisognerà pur rispondere dalle due sponde del Mediterraneo:
- I Servizi segreti algerini erano al corrente dei viaggi di Mohamed Merah, in particolare del suo soggiorno nei campi islamisti in Pakistan?
- Come ha potuto Mohamed Merah entrare in Israele con un passaporto algerino, quando tra i due paesi non vi sono relazioni diplomatiche?
Oltre q questi legittimi interrogativi, si pongono anche quelli sulle relazioni tra i servizi segreti dei paesi coinvolti, tra loro e con la Defense Counterintelligence and Human Intelligence Center, una delle agenzie statunitensi di informazione che ha interrogato e detenuto Mohamed Merah in Afghanistan.
Liberté, 29 marzo 2012 (trad. Ossin)
Mohamed Merah non aveva un passaporto francese
Salim Koudil
Mohamed Merah, il presunto assassino della scuola ebraica di Tolosa e di tre militari, è di nazionalità francese, ma anche algerina. E’ quanto hanno precisato a La Liberté fonti di polizia. Il giorno della sua morte, vale a dire il 22 marzo scorso, Mohamed Merah non aveva un passaporto francese… valido. Era scaduto da quasi quattro anni.
Le stesse fonti precisano che un solo passaporto francese è stato rilasciato a Mohamed Merah. Nato il 10 ottobre 1988 a Tolosa, ha presentato solo una volta richiesta di passaporto alla sua Municipalità.
Esso gli è stato rilasciato il 22 aprile 1998 (aveva dunque nove anni, 5 mesi e 12 giorni) a Tolosa e non è mai stato rinnovato. Poiché il passaporto francese resta valido per 10 anni, Mohamed Merah non poteva più viaggiare all’estero con questo dopo il 22 aprile 1998.
Per contro, il suo passaporto algerino era ancora valido. Il 20 luglio 2005 lo aveva ottenuto dal consolato di Tolosa. Gli è stato rinnovato il 20 marzo 2010, sempre dallo stesso consolato.
Così, a partire dal 22 aprile 2008, Mohamed Merah non poteva viaggiare (legalmente) fuori dalla Francia, se non col passaporto algerino.
Quanto ai suoi viaggi in Algeria, le stesse fonti forniscono dei dettagli importanti. Mohamed Merah ha sicuramente messo piede sul suolo algerino. Tra il 2002 e il 2010 ha infatti fatto quattro viaggi. In tutto ha passato quasi 100 giorni in Algeria.
A proposito della sua sepoltura, è stato precisato a La Liberté che, nel caso di Mohamed Merah, il consolato algerino non era legittimato a rilasciare una autorizzazione all’inumazione. Giacché la morte non è stata naturale, poteva farlo solo il procuratore della città di Tolosa. Una decisione che include anche tutte le spese relative all’inumazione.
Resta adesso il luogo del seppellimento di Mohamed Merah. Dopo diversi tira e molla tra Parigi e Algeri, le ultime informazioni confermano che sarà finalmente seppellito in Francia. Tuttavia non sarà questo giovedì 29 marzo. Il sindaco di Tolosa ha appena annunciato che le esequie sono state rinviate a venerdì 30 marzo.
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