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RT fr, 5 maggio 2018 (trad.ossin)
 
30.000 euro di maquillage, 5.500 euro di photoshop: la fastosa campagna elettorale di Macron
RT
 
Come si costruisce dal niente un prodotto politico-mediatico
 
I manifesti del secondo turno delle elezioni presidenziali francesi
 
Per trasmettere agli elettori un’impeccabile immagine di sé, il candidato Emmanuel Macron non ha badato a spese durante la campagna elettorale per le presidenziali. Ma solo le spese di maquillage gli sono state rimborsate, non quelle per il vocal coach.
 
Volendo apparire nella sua luce migliore, il candidato del movimento En Marche ! non ha lesinato sulle spese legate alla sua immagine, durante la campagna presidenziale. 
 
Secondo la Commission nationale des comptes de campagne et des financements politiques (CNCCFP), Emmanuel Macron ha presentato una fattura di 29.042 euro per 35 sedute di maquillage – vale a dire più di 800 euro ciascuna. Una somma tanto elevata che la Commissione, sospettando potesse trattarsi di «spese di carattere personale», ha chiesto che il presidente dimostrasse il loro carattere elettorale. Cosa che il comitato elettorale ha fatto citando una decisione del Consiglio di Stato, secondo Le Monde, che ha stabilito che «i costi di maquillage sono considerati dal giudice elettorale come spese a finalità elettorale e possono essere rimborsate quando tali costi vengono presentati come destinati a guadagnare voti ».
 
I giornalisti della trasmissione Quotidien, di TMC, hanno anche scoperto una fattura per il ritocco della fotografia utilizzata nella campagna del secondo turno. Con  5.500 euro, il candidato Macron ha potuto quindi presentare un profilo dalle sopracciglia meno bionde, farsi aggiustare le orecchie e anche nascondere una incipiente calvizie. «Si pensava che fosse stata Marine Le Pen [la sua foto della campagna elettorale] ad essere la più photoshoppata, ma c’è una situazione di parità tra i due candidati al secondo turno delle presidenziali », commenta il giornalista di Quotidien,  Paul Larrouturou, che non precisa nemmeno se questi costi siano stati rimborsati.
 
 
Traduzione: Quotidien@Qofficiel
"Rinfoltire i capelli, scurire le sopracciglia troppo bionde, sistemare l'orecchio sinistro ..."
Tra i conti della campagna elettorale di Emmanuel Macron, abbiamo trovato la fattura del ritocco della foto del suo poster del secondo round.
E' più di € 5 500. @ PaulLarrouturou #Quotidien
19:55 - 4 maggio 2018
 
Il comitato elettorale di Emmanuel Macron non è riuscito però a farsi rimborsare i 7.000 euro spesi per il vocal coach. La Commissione dei conti, che aveva in proposito chiesto spiegazioni sul carattere elettorale di questa spesa, ha preso atto della decisione del comitato elettorale del candidato di uniformarsi alla «modifica proposta», accettando così di espungere questa fattura dalle spese per le quali si chiedeva il rimborso dello Stato.