ProfileLe guerre dell'Impero in declino, 19 marzo 2023 - Venerdì, la Corte penale internazionale (CPI) dell'Aia ha emesso mandati di arresto per il presidente russo Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova, commissario russo per i diritti dei bambini, accusati di presunti crimini di guerra...     

 

wsws.org, 18 marzo 2023 (trad.ossin)
 
La Corte dell’Aia fa propaganda contro Putin e collabora con la NATO per un cambio di regime
Giuseppe Kishore @jkishore
 
Venerdì, la Corte penale internazionale (CPI) dell'Aia ha emesso mandati di arresto per il presidente russo Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova, commissario russo per i diritti dei bambini, accusati di presunti crimini di guerra
 
 
L’iniziativa è chiaramente politica. Interviene mentre Stati Uniti e NATO stanno orchestrando una massiccia escalation della guerra contro la Russia, e mentre si fanno sempre più esplicite le dichiarazioni di funzionari governativi, secondo cui lo scopo della guerra è il cambio di regime a Mosca.
 
Le accuse specifiche mosse contro Putin e Lvova-Belova fanno riferimento all'articolo 8 dello Statuto di Roma, adottato nel 1998, che include "gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra" e "altre gravi violazioni" del diritto internazionale. I mandati di arresto riguardano specificamente "il crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e quello di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle aree occupate dell'Ucraina alla Federazione Russa".
 
La richiesta dei mandati è stata accolta dai “giudici” della CPI, e annunciata da Karim AA Khan, un avvocato britannico e procuratore capo della CPI. Segue mesi di propaganda, guidata dall'amministrazione Biden, che denunciano "crimini contro l'umanità" e "genocidio" da parte del governo russo.
 
Mentre l'esistenza dei mandati è stata resa pubblica, le presunte prove poste a loro fondamento non lo sono state. Le accuse specifiche di "deportazione illegale" di bambini sono state promosse dai media statunitensi, incluso il New York Times, sulla base di accuse infondate da parte dell'amministrazione Biden e del governo ucraino.
 
Uno studio spesso citato, pubblicato dalla Yale University a febbraio, afferma che 6.000 bambini sono stati trasportati in Russia. L'istituto che ha condotto lo studio fa parte del "Conflict Observatory" sostenuto dal governo degli Stati Uniti, istituito allo scopo di produrre propaganda di guerra. Il finanziamento iniziale di 6 milioni di dollari per l'"osservatorio" è stato fornito dal "Bureau of Conflict and Stabilization Operations" del Dipartimento di Stato, che afferma che la sua missione è "anticipare, prevenire e rispondere ai conflitti che minano gli interessi nazionali degli Stati Uniti".
 
Da parte sua, la Russia ha riconosciuto che vi è stato un movimento di popolazione, dalle zone orientali dell'Ucraina devastate dalla guerra verso la Russia, e anche di bambini provenienti principalmente dagli orfanotrofi. La Russia ha altresì sottolineato che chiunque, inclusi insegnanti e assistenti all'infanzia, continui a lavorare in aree sotto il controllo russo corre il rischio di essere accusato di collaborazionismo e ucciso dalle forze ucraine di estrema destra.
 
Come per le precedenti accuse di crimini di guerra, la campagna guidata dagli Stati Uniti è caratterizzata da un incredibile livello di ipocrisia. Secondo qualsiasi standard oggettivo, ogni amministrazione statunitense di recente memoria è colpevole di crimini di gran lunga peggiori di quelli che sono stati attribuiti a Putin: dalla distruzione nucleare di due città giapponesi alla fine della seconda guerra mondiale; al livellamento della Corea del Nord tra il 1950 e il 1953, tanto che non è rimasto in piedi un solo edificio; al massacro di massa e all'incenerimento pirochimico che fu la guerra del Vietnam guidata dagli Stati Uniti; fino ai trent'anni di guerra senza fine che sono seguiti alla dissoluzione dell'Unione Sovietica.
 
Lo Stato che guida la campagna di accuse per crimini di guerra contro Putin è responsabile delle torture ad Abu Ghraib, in Iraq, del bombardamento di feste di matrimonio e di altre riunioni di civili in Afghanistan, della prigione di Guantanamo Bay e dell'assassinio con droni.
 
Visto che i mandati di arresto riguardano il trattamento dei bambini, è il caso di ricordare la famigerata dichiarazione dell'allora ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, Madeleine Albright, che dichiarò nel 1996, in riferimento a mezzo milione di bambini morti a causa delle sanzioni degli Stati Uniti contro l'Iraq: "Pensiamo che ne valga la pena".
 
Gli Stati Uniti non riconoscono nemmeno la giurisdizione della Corte penale internazionale per paura che, a un certo punto, possa essere utilizzata per incriminare e perseguire funzionari del governo statunitense. Sebbene lo Statuto di Roma, in base al quale è stato emesso il mandato contro Putin, sia stato firmato da Bill Clinton, quest’ultimo non lo ha mai trasmesso al Senato per la ratifica. Nel 2002, mentre i suoi avvocati stavano redigendo memorandum intesi a giustificare la "guerra preventiva" e la tortura, il presidente George W. Bush informò le Nazioni Unite che gli Stati Uniti non intendevano più ratificare lo statuto.
 
Nel 2020, l'amministrazione Trump ha annunciato che stava imponendo sanzioni economiche e restrizioni di viaggio agli investigatori della CPI dopo che avevano iniziato a indagare sulle accuse di crimini di guerra, tra cui tortura, stupro e violenza sessuale, da parte delle forze armate statunitensi in Afghanistan e nei centri di tortura della CIA nell'Est Europa. Il nuovo procuratore della CPI, Khan, ha archiviato le indagini sulla tortura negli Stati Uniti nel 2021, poco dopo essere stato nominato.
 
Lo scopo centrale dei mandati è quello di alimentare l'offensiva propagandistica per un'enorme escalation della guerra USA-NATO contro la Russia. Essi sono stati chiaramente programmati per coincidere con la visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca, a partire da lunedì, che ha l'obiettivo dichiarato di discutere una proposta per una soluzione negoziata della guerra, compreso un cessate il fuoco immediato.
 
USA e NATO, tuttavia, non vogliono la fine della guerra ma la sua espansione. Venerdì, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha detto ai giornalisti che "certamente non sosteniamo le richieste di cessate il fuoco". In mezzo a una catastrofica perdita di vite umane da parte delle forze ucraine, gli Stati Uniti e i loro alleati europei stanno inondando il paese con armi avanzate in preparazione di una grande offensiva entro i prossimi due mesi.
 
Le accuse di crimini di guerra fanno parte di un tentativo di bollare il governo di Putin come un regime fuorilegge, giustificando una guerra per il cambio di regime, che ha come scopo lo smantellamento della Russia.
 
Il New York Times , che funge da canale per le agenzie di intelligence statunitensi, ha scritto nel suo articolo sui mandati ("Il mandato di arresto dal tribunale penale perfora l'aura di impunità di Putin") che essi hanno collocato "Mr. Putin tra gente come Omar Hassan al-Bashir, deposto presidente del Sudan, accusato di atrocità in Darfur; Slobodan Milosevic, il leader serbo imprigionato per abusi durante la guerra nei Balcani; e i nazisti processati a Norimberga dopo la seconda guerra mondiale”.
 
Il messaggio è che qualunque sia l'impatto immediato delle accuse, esse debbono essere intese come un segnale, non solo per Putin ma anche per Xi, che la guerra sarà intensificata fino a quando Putin non avrà un destino simile a quello di Milosevic.
 
USA e NATO stanno attualmente discutendo dietro le quinte i piani per un aperto intervento di truppe NATO nel conflitto. La propaganda sui crimini di guerra e sul "genocidio" potrebbe essere utilizzata per incolpare la Russia di qualsiasi provocazione o incidente fabbricato che verrebbe utilizzato come giustificazione.
 
Niente di tutto ciò implica il sostegno all'invasione russa dell'Ucraina o alle azioni del governo Putin, che rappresenta una fazione dell'oligarchia russa. L'invasione dell'Ucraina è stata una risposta reazionaria e fallimentare di questa oligarchia all'accerchiamento della Russia da parte degli Stati Uniti e della NATO. Ma gli Stati Uniti hanno sistematicamente provocato la guerra e ora, a più di un anno dal suo inizio, stanno preparando una massiccia e catastrofica escalation.
 
 
 
 
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