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La premiazione avvenuta nella sala cerimonie del Municipio di Belgrado










Cari amici: associati, sostenitori, collaboratori, amici  della nostra Associazione,
è con grande soddisfazione che vi comunichiamo che la nostra Associazione, tramite Enrico Vigna, nostro presidente, ha ricevuto il Premio-Riconoscimento “Alta Nobiltà Umanitaria” 2012 di NOVOSTI Serbia, per l’alto valore morale e materiale della Solidarietà verso le popolazioni serbo kosovare sofferenti del Kosovo Metohija, nell’arco degli ultimi dieci anni.

Questo premio che quest’anno è arrivato al suo 50° anniversario è considerato nella Repubblica di Serbia, il più alto e onorevole riconoscimento del popolo serbo;  il giornale Novosti ( e la loro Televisione) è considerato da ogni parte politica e sociale, un autorevole e dignitoso organo di informazione indipendente.

Riteniamo che, attraverso Enrico Vigna, come dichiarato da Enrico stesso nel saluto da lui stesso portato, che trovate qui allegato, questo è un riconoscimento all’impegno solidale, informativo e concreto di tutti coloro che in questi tredici anni di esistenza della nostra Associazione in svariati modi e forme, e si tratta delle migliaia e migliaia di persone di buona volontà che hanno attraversato il sentiero di SOS YU, hanno condiviso le idee, i punti di vista, le scelte fatte in questi difficili e complessi tredici anni.

Questo riconoscimento, come dichiarato nelle motivazioni della Giuria del premio, va all’alto valore morale delle nostre attività, a quello informativo circa la situazione del Kosovo, ma anche all’alto valore materiale e concreto della nostra Solidarietà; che non si è limitata a parlare, scrivere, analizzare ma ha unito a questo una solidarietà CONCRETA per le genti, la quale ci ha permesso oggi, attraverso Enrico Vigna, di essere conosciuti e stimati da milioni di cittadini in Serbia e fuori da essa, dato che stiamo ricevendo centinaia, quasi migliaia di messaggi di amicizia e simpatia per il nostro impegno da paesi Balcanici, dall’Europa, dalle Americhe e anche dall’Australia; questo riteniamo sia un obiettivo raggiunto grazie a TUTTI noi e voi indistintamente.

Faremo avere e comunicheremo attestati e fotografie dell’evento e li metteremo nel nostro sito.

Riteniamo che questo non debba essere un obiettivo raggiunto, ma, data la sempre più difficile e in prospettiva drammatica situazione che si profila nel Kosovo, uno stimolo a continuare e mantenere il nostro impegno e le nostre scelte, seppur legati alla non facile situazione sociale del nostro paese.

Ancora  GRAZIE A TUTTI.

Italia, 18 dicembre 2012      -   Il Direttivo di SOS Yugoslavia – SOS Kosovo Metohija





Mezzo secolo del  Premio-Riconoscimento “Alta Nobiltà Umanitaria  per chi con le sue azioni ha toccato "il raggiungimento più nobile"; per incoraggiare, celebrare i più alti valori umani, ed il coraggio di quelle persone che non hanno  paura per la loro vita, se si tratta di aiutare qualcun altro ...

Il nostro successo più nobile e più solenne è premiare l’azione più duratura, più bella, più coinvolgente e le più onorate gesta, ha detto il direttore ed editore di "Vecernje Novosti", nell’assegnare i premi.                    … Qui hanno possibilità di essere presenti solo persone e gente moralmente corrette. Oggi qui c’è posto solo per gente buona, con un cuore nobile e coraggioso . Sono il nostro primo obbiettivo di onore.

Oggi la nostra vetrina più solenne sono questi nostri amici, e l'amicizia può esistere solo tra uomini giusti e coraggiosi. Essi si presentano con l'esempio delle loro azioni, non con le parole.  

Sono coloro che in tempo di pace compiono grandi e vere imprese valorose.




Il saluto di Enrico Vigna alla Cerimonia del Premio
“ …Grazie a Novosti, alla sua Giuria e in particolare alla giornalista Dragana Zecevic. E’ per me un grande onore essere qui oggi con voi: 

prima di tutto voglio dire che oggi io sono qui, non è perché Enrico Vigna è un grande uomo, ma perché, in questi tredici anni e mezzo, migliaia di italiani perbene ( una piccola parte di italiani, quella  parte che non voleva la guerra contro la Repubblica Jugoslava ed il vostro popolo e si è schierò per la pace…), hanno aiutato, sostenuto, appoggiato la nostra Associazione SOS Yugoslavia-SOS KOSOVO METOHIJA  e ci hanno permesso di poter fare in termini di Solidarietà concreta ciò che abbiamo fatto… Enrico Vigna, pur con tutta la buona volontà possibile…avrebbe potuto portare qualche pacco di sigarette e di caramelle e poco altro…perché io sono semplicemente uno degli associati di SOS, in second’ordine il suo Presidente.

Io sono qui oggi, perché ho avuto la fortuna e l’onore di incontrare e conoscere tredici anni fa e così via nel tempo, persone come: Gordana Pavlovic di Decia Istina ( Ass. Vedove di guerra di BG), qui presente oggi; Rajka Veljovic ( responsabile dell’Ufficio Adozioni Internazionali del Sindacato Samostalni della Zastava di KG); Ruzica Milosavljevic allora Segretaria del Sindacato Samostalni della Zastava di KG; Blaze Radic maestro nell’enclave di Orahovac; Ilja Spiric Presidente dell’Associazione Sklerosi Multipla del Kosovo Metohija; Miljanka Sakovic dell’Ufficio Adozioni Internazionali del Sindacato Samostalni della Zastava di KG; Milko Maksic  nostro referente per i Progetti nell’enclave di Gorazdevac; Padre Teodosio e  Padre Andrej del Monastero di Decani; Jasmina Brajkovic Presidente dell’Associazione Sklerosi Multipla della Sumadja; Gordana Ristic responsabile dell’Associazione famiglie Rapiti nel Kosovo di Nis; e Radmila Vulicevic ( Presidente di Srecna Porodica, Associazione di donne vedove di guerra e profughe del Kosovo Metohija ) e tanti altri fratelli e sorelle che non posso citarli tutti, ma spero mi perdonino di non averli nominati, ma noi li abbiamo tutti nel cuore.  Donne e uomini onesti, leali, semplici ma preziosi come e più dell’oro; sinceramente patrioti del proprio popolo, e moralmente integri e dignitosi.

Sono loro che ci hanno dato la possibilità di fare solidarietà alle vostre genti: senza di essi, non credo che avremmo potuto fare quello che abbiamo fatto. Io sono qui oggi, ma in questo momento io sono con il mio cuore, la mia mente, la mia anima…anche in ogni angolo di Kosmet da me visto e conosciuto, e dove oggi ho la fortuna di avere come amici, come fratelli e sorelle, tanti che mi onorano del loro affetto, che mi hanno concesso la possibilità di sentirmi uno di loro, insieme forti e dignitosi nella resistenza contro ingiustizie e menzogne da cui sono calpestati. Io porto essi con me ogni giorno della mia vita, e sono essi che mi danno il calore che riscalda il mio cuore e la mia anima. Sono loro che danno a me e a tutti noi della nostra Associazione la forza per continuare il nostro impegno di solidarietà e di lotta contro le falsità per la verità, contro le ingiustizie per la giustizia, contro la guerra per la pace ed il progresso per ogni popolo.

Fino a che i nostri fratelli e sorelle del Kosovo Methoija resisteranno, noi come Associazione SOS Yu-Kosovo Metohija, come semplici uomini e donne che credono nei valori dell’Amicizia e della Solidarietà tra i popoli,  cercheremo di fare la nostra modesta parte al loro fianco, come l’abbiamo dignitosamente e concretamente fatta in questi tredici anni e mezzo… PERCHE’ la ragione, la giustizia, la verità sono dalla loro parte.

Ancora GRAZIE, grazie a tutti voi.                                                        

18. decembar 2012. NOVOSTI.  Intervista di B. HADŽIĆ - V. MIJATOVIĆ          
Tra i vincitori del premio Alta Nobiltà Umanitaria 2012, c’è Enrico Vigna, autore di decine di articoli, documenti, libri e Presidente dell’Associazione umanitaria SOS YU-SOS KOSOVO METOHIJA.

EV: “ …La mia scelta di vita è sempre stata quella di operare per  la verità, di lottare per la giustizia…”

Egli ha visto in Kosovo confini imposti che stanno distruggendo le genti serbe lì presenti. Essi non accettano che ci sia una vendita della propria terra, egli afferma che l'ingiustizia fa male a persone vere, non importa dove accade. Se si distoglie lo sguardo dal quadro offerto dai media occidentali, dalla sua prima esperienza sul posto,  egli non ha accettato quello che ha potuto vedere. E  vide i serbi in Kosovo uomini e donne che non si sono arresi a ciò che gli veniva imposto ingiustamente. Quest’uomo con la sua Associazione ha aiutato il nostro popolo in Kosovo e Metohija. Egli è Enrico Vinja premiato con una targa speciale per la realizzazione più nobile,  che “ Novosti” ha scelto per il suo cinquantesimo  anniversario.

Dall’Italia Enrico Vinja negli ultimi dieci anni, si è dedicato ad aiutare i serbi dal Kosovo. Molte volte ha usato  la penna in difesa della dignità del popolo della Serbia, della giustizia e della verità, parlando a nome delle persone private ​​di tutti i diritti in Kosovo.

Profondamente toccato dalla sofferenza dei serbi nelle enclavi del Kosovo e delle loro sofferenze, con l’Associazione umanitaria "SOS Kosovo e Metohija". Molte volte è andato in Kosovo portando  cibo, soldi, vestiti, materiale scolastico ... La sua Associazione al momento dà aiuto finanziario a quasi 100 famiglie kosovare, famiglie di rapiti, di assassinati o profughe.     

 “… Le menzogne, dice, a volte lacerano in modo più affilato, di una spada a doppio taglio….”


“… Mi sentivo offeso quando mi sono reso conto come e quanto stavano ingannando la gente con le loro menzogne. Ho deciso di fare del mio meglio per cercare almeno di aiutare queste persone…” Dice Enrico …. In Italia, la popolazione ha ascoltato per dieci anni la verità sul Kosovo che i media occidentali spargevano come veleno. I genitori portavano i loro figli alla Base NATO di Aviano da  dove volavano gli aerei che hanno bombardato la Jugoslavia e nelle TV spiegavano come essi bombardavano per una vittoria della democrazia, dei diritti umani e della libertà...”

Enrico ha curato il libro "Dalla Guerra alla l'assedio" e altri come “ Kosovo liberato”. Il primo arrivato in Gorazdevac,  l’enclave dove in un'imboscata degli albanesi in riva al fiume Bistrica, uccisero due ragazzi serbi, e ne  ferirono altri cinque mentre giocavano.  Ha fatto un film/documentario  sulla vita dei serbi nelle enclavi. Tutto il denaro ricavato è sempre stato donato alle famiglie nelle enclavi.

 

“… I Serbi in Kosovo sono sistematicamente angariati, in esilio da anni, rapiti e uccisi, ma rimangono dignitosi. Molti di loro sono diventati i miei migliori amici e fratelli, con cui ho condiviso momenti belli, ho riso, ho ballato, ma anche momenti tristi, versato con loro lacrime per la loro difficile vita….”

Enrico è consapevole che cammina su un filo molto sottile e pericoloso nel Kosovo, a causa dei suoi legami con i serbi; e a causa delle sue coraggiose posizioni pubbliche, in questi dieci anni ha guadagnato molti nemici in Kosovo. Nel frattempo, le autorità del Kosovo secessionista  l’hanno dichiarato "persona non grata". Ogni volta che vuole andare in Kosovo deve chiedere la scorta militare KFOR.

Che cos’ è, che una persona può fare per combattere per la verità, contro la macchina dei media in Occidente, gli abbiamo chiesto alla fine?

“…Per esempio Peter Handke ha fatto tanto per i serbi del Kosovo, perché la sua voce conosciuta va lontano, è di vasta portata. Con il programma alla TV italiana fatto dal giornalista Iacona,  diverse persone ci hanno chiamato, sorpresi di aver sentito quelle verità. Un individuo non può vincere da solo, ma certamente una battaglia si può vincere, solamente se la verità è dalla sua parte...”

“…Con le recenti condanne e assoluzioni, la corte del TPI dell’Aja penso ha chiarito definitivamente a tutti, che questa è un istituzione politica, un tribunale di parte ed illegale. Non ho mai creduto che sarebbe stato condannato  Haradinaj, perché il Tribunale dell'Aja è gestito e finanziato dagli Stati Uniti. Gli stessi paesi che hanno sostenuto i criminali UCK e che hanno appoggiato la mafia in Kosovo, ora gli hanno dato i guanti per coprire le mani insanguinate, e gli hanno regalato  abiti costosi per celebrare la “democrazia e la libertà” del Kosovo … sui palcoscenici occidentali …”.  Dice Vigna…



Membri dell'Associazione SOS Yugoslavia


Italijan godinama pomaže Srbima na Kosovu
Od Dragana  Zečević, Novosti RS, novembar 2012

Najplemenitiji podvig godine: Italijanski publicista i novinar, Enriko Vinja, godinama pomaže i svedoči o životu Srba na KiM. Brojne donacije u novcu, hrani, garderobi... Direktna pomoć za pedesetak porodica...

GANUT teškim životom Srba u izolovanim sredinama na Kosovu i Metohiji, italijanski novinar i publicista Enriko Vinja osnovao je organizaciju „SOS Kosovo i Metohija“. Spisak događaja koji su ga „dotakli“ na Kosmetu je, kaže, gotovo beskonačan. Pomaže koliko može. Već deset godina sakuplja novac, šalje hranu, garderobu, školski pribor... Koristi svaku priliku u italijanskim medijima da tamošnjoj javnosti prenese istinu o Kosmetu i srpskom Enriko poznaje sve njihove probleme. Njegovo Udruženje trenutno novčano pomaže pedeset srpskih porodica, najpre porodice kidnapovanih, sa bolesnom decom, ali i one koje koje žive vam Kosmeta. Ne voli da priča o svojim dobročinstvima, već o prijateljstvu i ljubavi. Čini to umesto njega Enrikova prijateljica Radmila Vulićević, književnica iz Prištine, preko koje je upoznao južnu srpsku pokrajinu i zavoleo i njen narod.

- Nije mu teško da za jedan vikend prevali 1.500 kilometara iz Torina, u Nišu obiđe porodice raseljenih, ode na Kosmet i vrati se nazad. - priča Radmila. - Enriko smatra svojom misijom da prenese istinu o životu i tragediji Srba na ovom prostoru. On je pre svih novinara stigao u Goraždevac, kada su iz zasede Albanci na reci Bistrici ubili dvoje srpske dece, a ranili petoro dok su se kupali. U Orahovcu i Velikoj Hoči snimio je film o životu srpskih mališana, ali i napisao knjigu „Od rata do opsade“, koja sadrži i crteže i misli dece iz ovih enkalva...

Prihodima od prodaje knjige i diskova sa filmom nabavljao je pomoć za porodice o kojima je pisao. Posle svakog posete Kosmetu, gostovao je na italijanskim televizijama. Zahvaljujući njegovom potresnom i ubedljivom svedočenju o tome kako tamo Srbi žive, sticao je brojne pristalice, koji su postajali i donatori Udruženja „SOS Kosovo i Metohija“.

Zbog svojih stavova stekao je Enriko i brojne neprijatelje. Dobijao je pretnje od pripadnika terorističke „Oslobodilačke vojske Kosova“. Kaže to ga nije obeshrabrilo. - Na prostoru bivše Jugoslavije prisutan sam od 1992. godine, ali moje srce i duša su najbliži Kosmetu. Tamo sam prvi put došao 2002. godine. I više nisam ostavljao prijatelje. Sa njima sam se prethodnih godina smejao, plakao, delio zajedničke strahove - priča Enriko, svestan i reči svojih prijatelja da nije bitno šta je doneo, već to što je došao.

Susreti sa tim, kako kaže, jednostavnim ali divnim ljudima, ljudima sa tugom ali i s dostojanstvom, davali su mu nadahnuće.

- Izgubili su sve, ali ne dostojanstvo zbog sopstvene istorije i duha.... Emocije koje sam sa njima podelio i proživeo čine i moj život vrednijim.

Enriko žali što ne može da dolazi još češće.

- Prilikom svakog odlaska sa Kosmeta obuzima me osećaj da napuštam braću, prijatelje, sestre... zatvorenike svetske nepravde. Ne želim da ih ostavljam same. Oni su deo mene, kao i manastir Visoki Dečani. To ostrvo mira okruženo nasiljem, mržnjom i neprijateljstvom, jedna je od mojih najjačih životnih impresija.

ENKLAVE “OTPORA“  Enriko kaže da će uz pomoć Udruženja nastaviti da podržava kosmetske Srbe, pa čak i ako ostane samo jedna enklava „otpora“.

 


 


 




A cura di SOS Yugoslavia – SOS Kosovo Metohija