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ProfileLe schede di ossin, 31 dicembre 2021 - Una recensione dell'ultimo libro di Robert F. Kennedy sul gran sacerdote dell'ortodossia medica, Anthony Fauci. La storia di un medico che ha fallito su tutto, fin dai tempi dell'AIDS, e ciononostante detta ancora legge ai tempi del Covid, imponendo vaccini fettolosamente testati e di dubbia efficacia (nella foto, Robert F. Kennedy)   

 

Unz Review, 27 novembre 2021 (trad.ossin)
 
Fauci e la grande truffa dell'AIDS
Laurent Guyénot
 
Una recensione parziale di Robert F. Kennedy, Jr., The Real Anthony Fauci
 
 
 
 
Il nuovo libro di Robert F. Kennedy, Jr., The Real Anthony Fauci: Bill Gates, Big Pharma, and the Global War on Democracy and Public Health, non è il libro di un politico in cerca di pubblicità. È il libro di un uomo determinato a mettere in gioco la propria vita nella resistenza contro l'assalto bioterroristico all'umanità da parte dei governi, prigionieri dell'industria farmaceutica. Chiede un'insurrezione di massa e il libro si conclude con un: "Ci vediamo sulle barricate". Il libro inizia così:
 
Ho scritto questo libro per aiutare gli statunitensi, e i cittadini di tutto il mondo, a comprendere le radici storiche dello sconcertante cataclisma iniziato nel 2020. In quel particolare annus horribilis, la democrazia liberale è effettivamente collassata in tutto il mondo. Gli stessi responsabili governativi della salute, gli influencer e i media nei quali la parte migliore del popolo ripone fiducia considerandoli paladini della libertà, della salute, della democrazia, dei diritti civili e dei servizi pubblici efficienti, sembravano invece tutti impegnati in un assalto coordinato contro la libertà di parola e le libertà personali.  Improvvisamente, quelle istituzioni un tempo fidate sembravano agire di concerto per generare paura, promuovere l'obbedienza, scoraggiare il pensiero critico e spingere sette miliardi di persone a ballare al ritmo della stessa musica, culminata in un esperimento di salute pubblica fondato su una tecnologia innovativa, testata in modo scadente e autorizzata in modo improprio, tanto rischiosa che i produttori si sono rifiutati di produrla se non con la garanzia che tutti i governi della Terra li esonerassero da qualsiasi responsabilità (…) Gli obiettori di coscienza che hanno resistito a questi interventi medici indesiderati, sperimentali ed esenti da qualsiasi responsabilità, hanno dovuto affrontare una manipolazione orchestrata, l'emarginazione e la stigmatizzazione. Le vite e i redditi degli Statunitensi sono stati distrutti da una sconcertante serie di diktat draconiani, imposti senza approvazione legislativa o controllo giudiziario, senza valutazione del rischio o citazione scientifica. I decreti dello stato di emergenza hanno chiuso attività, scuole e chiese, hanno compiuto intrusioni senza precedenti nella privacy e hanno interrotto le nostre relazioni sociali e familiari più preziose.
 
Kennedy non è un nuovo arrivato. "40 anni di impegno in difesa dell'ambiente e della salute pubblica", scrive, "mi consentono di comprendere a fondo i meccanismi corruttivi del ‘condizionamento normativo’, il processo attraverso il quale chi deve dettare le regole diventa in debito con quella stessa industria che dovrebbe regolamentare". Dal momento in cui è entrato nel dibattito sui vaccini nel 2005, si è reso conto che "la rete pervasiva di profondi intrecci finanziari tra le aziende farmaceutiche e le agenzie sanitarie governative si era rafforzata enormemente". Il CDC (Centers for Disease Control and Prevention), ad esempio, possiede 57 brevetti sui vaccini e ha speso $ 4,9 nel 2019 comprando e distribuendo vaccini. La Food and Drug Administration (FDA) riceve il 45% del suo budget dall'industria farmaceutica. Il NIH (National Institutes of Health), con il suo budget di 42 miliardi di dollari, possiede centinaia di brevetti sui vaccini e spesso trae profitto dalla vendita dei prodotti che dovrebbe controllare. I funzionari di alto livello ricevono emolumenti annuali fino a $ 150.000 in pagamenti di royalty sui prodotti che essi contribuiscono a sviluppare e, poi, a fare approvare.
 
Il dottor Anthony Fauci, "il commissario regnante per la salute negli Stati Uniti", si trova al vertice di quel Leviatano. Dal 1968 ha ricoperto vari incarichi presso l'Istituto Nazionale di Allergie e Malattie Infettive (NIAID), una subagenzia del NIH, di cui è diventato direttore nel 1984. Con $ 417.608 di stipendio annuo, è il più pagato di tutti i dipendenti federali, compreso il presidente. "Sopravvivendo ad un’esperienza di 50 anni come capo di un settore chiave della burocrazia federale, dopo essere stato consigliere di sei presidenti, del Pentagono, delle agenzie di intelligence, di governi stranieri e dell'OMS, era esattamente pronto per una crisi che gli avrebbe permesso di esercitare un potere di cui hanno goduto pochi governanti e nessun medico nella storia”. Ha coltivato una complessa rete di intrighi finanziari che ha trasformato il NIH in una sussidiaria di Big Pharma. Raggiungendo le tasche profonde delle Fondazioni Clinton e Gates, ha usato il suo budget annuale di 6 miliardi per ottenere il dominio e il controllo su molte agenzie, inclusa l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Può creare e distruggere carriere, arricchire o punire i centri di ricerca universitari e imporre a tutto il mondo risultati della ricerca scientifica che privilegino i profitti dell'industria farmaceutica rispetto alla salute pubblica.
 
Il libro di Kennedy documenta la "strategia ventennale di Fauci, che promuove false pandemie per promuovere nuovi vaccini", ma anche "il suo impegno per nascondere la contaminazione diffusa nel sangue e nei vaccini, le sue vendette distruttive contro gli scienziati che sfidano il paradigma farmaceutico, [e ] il suo deliberato sabotaggio di rimedi brevettati contro le malattie infettive”.
 
Ma ovviamente il libro di Kennedy non parla solo di un uomo: parla di un sistema irrimediabilmente corrotto e predatorio, creato negli Stati Uniti ed esportato in tutto il mondo. Alla fine, tuttavia, il sistema è costruito e gestito da esseri umani e, dunque, concentrarsi sul suo rappresentante più emblematico consente di comprenderne la sua stessa anima.
 
Il libro di Kennedy colloca l'attuale crisi in una prospettiva storica. Ma non racconta la storia in ordine cronologico. Inizia con un primo lunghissimo capitolo sull'attuale crisi del Covid – un libro a sé stante –, poi risale, nel capitolo 3, agli anni '80 e alla ricerca del vaccino contro l'AIDS, che fu un modello per il golpe farmaceutico di oggi. In questa recensione mi occuperò dell’episodio dell'AIDS, perché è la parte meno conosciuta di una storia che copre cinquant'anni, e aiuta a dare un senso a ciò che sta accadendo oggi. È una storia incredibile, a cui avrei avuto difficoltà a credere solo tre anni fa, ma che il nostro attuale asservimento ora rende assolutamente credibile.
 
Il venir meno, negli ultimi trent’anni, di ogni controllo da parte della stampa ha comportato l’assenza di una narrativa pubblica coerente che racconti la futile ricerca che ha impegnato il dottor Fauci alla ricerca di un "indispensabile" vaccino contro l'AIDS, e tanto meno che ne evidenzi le responsabilità. Gli scienziati dell'industria e del governo hanno al contrario avvolto questa scandalosa saga di segretezza, sotterfugi e prevaricazione, oscurando le mille calamità e il mare di lacrime che hanno provocato. Era ora che si scrivesse un libro. Una ricerca perfino superficiale - su Google, PubMed, siti di notizie e dati di studi clinici pubblicati - rivela solo nuove scioccanti atrocità: una tetra e ripetitiva parata di orribili: tragedie strazianti, arroganza istituzionale e razzismo radicato, promesse non mantenute, ingenti spese e fortune sperperate, i ricorrenti imbrogli di Anthony Fauci, Bob Gallo e Bill Gates.
 
Kennedy merita lode e gratitudine per il suo coraggio nel portare allo scoperto questa storia controversa, in un'esposizione chiara e ben documentata. Il suo libro è destinato a diventare una pietra miliare nella lotta per la vita e per la verità, e nella saga eroica dei Kennedy. Questo articolo tratta solo di una parte di tutto quanto si può apprendere nelle sue 480 pagine piene di dati e riferimenti. Poiché i numeri delle pagine nell'edizione kindle (raccomandata per i suoi mille collegamenti ipertestuali) sono diversi da quelli del libro stampato, li ho eliminati.
 
All'inizio
 
Nelle prime righe del suo libro del 2014 Thimerosal: Let the Science Speak (in cui documentava un sorprendente tasso di autismo del 1.135 percento più alto tra i bambini vaccinati contro l'epatite B), Kennedy affermava prudentemente di essere "pro-vaccino" e di "credere che i vaccini abbiano salvato la vita di centinaia di milioni di esseri umani nel secolo scorso”. Nel nuovo libro, Kennedy evita una simile dichiarazione liberatoria. Piuttosto, si schiera con i critici del dogma popolare secondo cui i vaccini hanno svolto un ruolo chiave nell'abolizione delle malattie contagiose mortali in Nord America e in Europa, citando uno studio del 2000 degli scienziati del CDC e della Johns Hopkins che concludeva: "quasi il 90 percento della diminuzione della mortalità dovuta a malattie infettive si è registrata, tra i bambini statunitensi, prima del 1940, quando erano disponibili pochi antibiotici o vaccini”. Le principali cause della riduzione di quel drammatico 74 percento di morti per malattie infettive, nella prima metà del XX secolo si deve a miglioranti nella nutrizione e nell’igiene. 
 
 
 
 
Questa prospettiva revisionista, ma obiettiva, spiega perché l'ossessione di Fauci e Gates per le malattie prevenibili con i vaccini abbia causato impatti complessivi negativi sulla salute pubblica in Africa e in Asia, riducendo proporzionalmente i flussi di assistenza per la nutrizione, l'acqua pulita, i trasporti, l'igiene e lo sviluppo economico. Gates e Fauci hanno effettivamente dirottato i programmi di salute pubblica dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) lontano dai progetti che avevano giù dimostrato la loro capacità di frenare le malattie infettive, e dirottato gli aiuti internazionali per aprire i mercati emergenti alle multinazionali di cui sono partner.
 
Per comprendere questa moda dei vaccini, Kennedy ci ricorda l'influenza pionieristica della Fondazione Rockefeller. Nel 1911, dopo che la Corte Suprema sancì che la Standard Oil costituiva un "monopolio irragionevole", dividendola in trentaquattro società, John D. Rockefeller inaugurò quello che Bill Gates avrebbe poi chiamato "filantrocapitalismo". Fornì grandi sovvenzioni agli scienziati per sintetizzare e brevettare versioni chimiche delle molecole identificate nella medicina tradizionale. La Fondazione Rockefeller assicurò quasi la metà del budget iniziale dell'Organizzazione della Sanità della Società delle Nazioni (LNHO) nel 1922, e ne occupò i ranghi coi suoi esperti e favoriti. E la forgiò con la sua filosofia tecnocratica della salute, poi ereditata dal suo successore, l'OMS, nel 1948.
 
La Fondazione Rockefeller realizzò una "partnership pubblico-privato" con aziende farmaceutiche, chiamata International Health Commission, che per prima ha iniziato a inoculare le popolazioni sfortunate dei tropici colonizzati con un vaccino contro la febbre gialla. Quando John D. Rockefeller, Jr. la sciolse nel 1951, la International Health Commission aveva già speso miliardi di dollari in campagne contro le malattie tropicali in quasi 100 paesi e colonie. Questi progetti avevano un'agenda nascosta e, secondo un rapporto del 2017, US Philanthrocapitalism e Global Health Agenda hanno permesso alla famiglia Rockefeller di penetrare nei mercati mondiali in via di sviluppo nel settore del petrolio, dell’estrazione mineraria, delle banche e di altri commerci redditizi, compresi i profitti farmaceutici che sono cresciuti enormemente quando, negli anni '70:
 
un'ondata di nuove tecnologie, tra cui PCR e microscopi elettronici super potenti, aprì agli scienziati finestre su nuovi mondi brulicanti, contenenti milioni di specie di virus precedentemente sconosciuti. … Il richiamo della fama e della fortuna ha innescato una caotica rivoluzione in virologia, mentre giovani ambiziosi ricercatori si affrettavano a incolpare i microbi appena scoperti di essere causa di vecchi tumori maligni. … In questo nuovo clima, ogni svolta teorica, ogni scoperta, è diventata potenzialmente la base per una nuova generazione di farmaci.
 
A metà degli anni '70, il CDC era impegnato a giustificare la propria esistenza con programmi di tracciamento di piccoli focolai di rabbia. “Mantenere elevata la paura del pubblico per le pandemie periodiche era un modo naturale per i burocrati del NIAID e del CDC di ribadire l’utilità delle loro agenzie. L'immediato superiore del Dr. Fauci, e suo predecessore come direttore del NIAID, Richard M. Krause, ha contribuito a lanciare questa nuova strategia nel 1976. Quell'anno venne inventata la falsa epidemia di influenza suina. Ma il vaccino sperimentale era così pieno di controindicazioni che lo Health and Human Services (HHS) ne interruppe la somministrazione, dopo avere vaccinato 49 milioni di statunitensi. Secondo le cronache, l'incidenza dell'influenza era sette volte maggiore tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati. Inoltre, il vaccino ha provocato l’insorgenza di circa 500 casi della sindrome di Guillain-Barré, una malattia degenerativa dei nervi, 32 morti, più di 400 paralisi e ben 4.000 altri tipi di effetti collaterali. Le vittime intentarono 1.604 azioni legali. Nell'aprile 1985 il governo aveva pagato $ 83.233.714 e aveva speso decine di milioni di dollari per l’istruttoria dei reclami.
 
 
Il presidente Ford mentre riceve il vaccino antinfluenzale, 14 ottobre 1976 (Wikipedia)
 
 
Un altro scandalo scoppiò nel 1983, quando uno studio dell'UCLA finanziato dal NIH scoprì che il vaccino DTP commercializzato da Wyeth, ora Pfizer, stava uccidendo o causando gravi lesioni cerebrali, comprese convulsioni e morte, ad uno su 300 bambini vaccinati. Mentre proteggeva i bambini da difterite, tetano e pertosse, il vaccino DTP aveva rovinato il loro sistema immunitario, rendendoli vulnerabili a una vasta gamma di altre infezioni mortali.
 
Le azioni legali che seguirono provocarono il crollo dei mercati assicurativi dei vaccini, minacciando di mandare in bancarotta l'industria. Wyeth ha affermato di perdere $ 20 in responsabilità per ogni dollaro guadagnato sulle vendite di vaccini e ha indotto il Congresso ad approvare nel 1986 il National Childhood Vaccine Injury Act, che esonera i produttori di vaccini da ogni responsabilità. (Questo incentivo ad una avidità senza limiti è stato rafforzato nel 2005, quando George W. Bush ha emanato il Public Readiness and Emergency Preparedness Act).
 
AIDS e AZT
 
Nel 1984, quando Fauci divenne direttore del NIAID, la pandemia di AIDS stava andando fuori controllo. Ma fu "un’occasione formidabile per NIAID e fu anche il trampolino di lancio per l'ascesa stellare del dottor Fauci". In una conferenza stampa dell'aprile 1984, lo scienziato del NIH Robert Gallo collegò l'AIDS al virus che poi sarebbe stato chiamato HIV. Il dottor Fauci rivendicò in modo aggressivo la giurisdizione della sua agenzia sul National Cancer Institute (NCI), un'altra subagenzia del NIH. "Come nuovo zar dell'AIDS della nazione, il dottor Fauci ebbe quindi il controllo di quasi tutta la ricerca sull'AIDS ... ripetendo la promessa dell'NCI di curare il cancro, il dottor Fauci promise al Congresso che avrebbe prodotto rapidamente farmaci e vaccini per bandire l'AIDS".
 
Allo stesso tempo, diffondeva deliberatamente il terrore del contagio, avvertendo in un articolo spaventevole del 1983 che "la portata della sindrome potrebbe essere enorme", poiché anche "i contatti stretti di routine, come quelli all'interno di una famiglia, possono diffondere la malattia"- nonostante fosse evidente che l'AIDS toccasse quasi esclusivamente i tossicodipendenti per via endovenosa e gli omosessuali maschi. Un anno dopo, Fauci fu costretto ad ammettere che i funzionari sanitari non avevano mai rilevato un solo caso di malattia diffusa attraverso "contatti casuali". Tuttavia il Dr. Fauci ha sempre sistematicamente amplificato “il panico diffuso della temuta pestilenza che avrebbe naturalmente accresciuto il suo potere e la sua influenza, elevandone il profilo pubblico. D’altronde costituiva già una radicata abitudine del NIAID quella di fomentare il terrore delle malattie infettive”.
 
Avendo acquisito il controllo sulla ricerca sull'AIDS, Fauci riuscì a intercettare la nuova ondata di stanziamenti per l'AIDS deliberata dal Congresso, ottenuti dal NIH su pressione della neocostituita lobby gay. Nel 1990, il budget annuale per l'AIDS del NIAID raggiunse i 3 miliardi di dollari. Nei decenni successivi, il governo federale ha speso oltre mezzo trilione di dollari nella ricerca di un inafferrabile vaccino che non si è mai materializzato. Il dottor Fauci ha pompato i soldi dei contribuenti in quasi 100 progetti di vaccino, con nessun altro risultato che non fosse un "rilevante trasferimento di danaro pubblico ai partner farmaceutici del dottor Fauci" e un mare di lacrime per milioni di sfortunate cavie umane.
 
La incapacità da parte del NIAID di sviluppare farmaci al proprio interno ha consentito a Fauci di affidarne la ricerca ad una rete di cosiddetti "investigatori principali" (PI), vale a dire medici accademici e ricercatori controllati da aziende farmaceutiche, che operavano come agenti di collegamento, reclutatori e portavoce.
 
I PI sono un rimpiazzo dell'industria farmaceutica che svolgono ruoli chiave nella promozione del paradigma farmaceutico, una sorta di sommi sacerdoti di tutte le ortodossie farmaceutiche, che fanno proselitismo con zelo missionario. Usano i loro posti nelle commissioni mediche e nelle presidenze dei dipartimenti universitari per diffondere il dogma e sradicare l'eresia. … Sono gli esperti medici accreditati e fidati che sentenziano dalle reti televisive (attualmente ridotte ad una posizione di impotente dipendenza dalle entrate pubblicitarie farmaceutiche), per diffondere i contenuti farmaceutici.
 
La scelta del Dr. Fauci di trasferire praticamente tutto il budget del NIAID ai PI farmaceutici per lo sviluppo di farmaci è stata un'abdicazione dell’impegno, assunto dall’agenzia intorno al 1989, di trovare le cause ed eliminare le epidemie esplosive di malattie allergiche e autoimmuni. … Il denaro del NIAID è diventato di fatto un gigantesco sussidio alla fiorente industria farmaceutica per avviare un flusso di nuovi farmaci redditizi mirati a curare i sintomi di quelle stesse malattie.
 
Alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, i PI ricevevano ogni anno tra i 4 ei 5 miliardi di dollari dal budget del NIH. Ma le "tangenti legalizzate" delle compagnie farmaceutiche e il pagamento delle royalty sui prodotti farmaceutici spesso hanno superato di gran lunga i finanziamenti del governo. L'articolo di Celia Farber, pubblicato da Harper nel 2006: "Fuori controllo: l'AIDS e la distruzione della scienza medica", ha messo a nudo la cultura dello squallore, della corruzione e della vendetta che dominavano nella struttura AIDS di Fauci, la divisione della sindrome da immunodeficienza acquisita (DAIDS).
 
Nonostante i modesti risultati ottenuti nel campo della riduzione delle malattie nel decennio precedente, Fauci persuase ugualmente il presidente Bill Clinton, nel maggio 1997, a stabilire un nuovo obiettivo nazionale per la scienza. In un discorso tenuto alla Morgan State University, Clinton, forse non senza una certa criptica ironia, imitò la promessa della conquista della luna fatta da Kennedy del 25 maggio 1961, dicendo: "Oggi impegniamoci a sviluppare un vaccino contro l'AIDS entro il prossimo decennio".
 
Un anno dopo, Bill Gates, che aveva appena fondato la sua International Aids Vaccine Initiative (IAVI), siglò un accordo con Fauci. "Nei giro dei due successivi decenni, quella partnership si metastatizzerà includendo aziende farmaceutiche, pianificatori militari e di intelligence e agenzie sanitarie internazionali, tutte impegnate a promuovere pandemie e vaccini militarizzati e un nuovo marchio di imperialismo aziendale radicato nell'ideologia della biosicurezza". La storia del coinvolgimento di Gates nel business dei vaccini, dei suoi esperimenti omicidi in Africa e in India, e della sua ascesa come principale sponsor non ufficiale dell'OMS (ordinando nel 2011: "Tutti i 193 Stati membri, dovete rendere i vaccini un obiettivo centrale dei vostri sistemi sanitari”), è raccontato nei capitoli 9 e 10 del libro di Kennedy.
 
Quando il dottor Fauci divenne capo del NIAID, l'azidotimidina, nota come AZT, era l'unico candidato come rimedio per l'AIDS. L'AZT è un "terminatore della catena del DNA", che distrugge casualmente la sintesi del DNA nelle cellule in riproduzione. Era stato sviluppato nel 1964 per il cancro, ma abbandonato perché troppo tossico, anche per una terapia a breve termine. Venne considerato tanto inutile, da non essere nemmeno brevettato. Nel 1985, Samuel Broder, capo del National Cancer Institute (NCI), affermò di aver scoperto che l'AZT uccideva l'HIV in provetta. La società britannica Burroughs Wellcome lo brevettò quindi come rimedio per l'AIDS. "Individuando un'opportunità finanziaria nel disperato terrore dei giovani malati di AIDS destinati ad una morte certa, l'azienda farmaceutica ne fissò il prezzo fino a $10.000/anno per paziente, rendendo l'AZT uno dei farmaci più costosi della storia farmaceutica. Dal momento che Burroughs Wellcome poteva produrre AZT per pochi centesimi per dose, l'azienda si assicurava in questo modo una fortuna”.
 
Fauci ha concesso a Burroughs Wellcome il controllo monopolistico sulla risposta del governo all'HIV. Ma non tutto è andato liscio. "L'orrenda tossicità dell'AZT ha reso le cose difficili per i ricercatori che si affannavano a realizzare protocolli di studio che lo facessero sembrare sicuro o efficace". Altri problemi venivano dal fatto che i medici di comunità stavano ottenendo risultati promettenti con farmaci terapeutici off-label a basso costo. Il dottor Fauci si è rifiutato di testare quei farmaci riadattati che non avevano patrocinatori Pharma. Quando mise in prova l'AL721, un antivirale molto meno tossico dell'AZT, fece fallire gli studi e annullò bruscamente la Fase 2.
 
Nel frattempo, accelerava i test dell'AZT, saltando la fase sperimentale sugli animali e consentendo a Burroughs Wellcome di procedere direttamente ai test sull'uomo. Nel marzo 1987, la squadra di Fauci dichiarò, dopo soli quattro mesi, che i test sull’uomo erano stati un successo, e Fauci si congratulò con sé stesso davanti alla stampa. Tuttavia, quando nel luglio 1987 fu pubblicato il rapporto ufficiale dello studio di Fase 2 di Burroughs Wellcome, gli scienziati europei si lamentarono del fatto che i dati grezzi non evidenziavano alcun beneficio nel ridurre i sintomi. La FDA condusse le proprie indagini diciotto mesi dopo, ma ha mantenuto segreti i risultati, fino a quando il giornalista investigativo John Lauritsen ne ha ottenuti alcuni utilizzando il Freedom of Information Act; i documenti dimostrano che i team di ricerca di Fauci/Burroughs Wellcome si era impegnato in una diffusa manomissione dei dati. Più della metà dei pazienti con AZT aveva subito reazioni avverse così dannose da rendere necessarie plurime trasfusioni di sangue solo per mantenerli in vita. Tuttavia, Fauci ha continuato a dire bugie, senza controlli da parte dei media mainstream.
 
Una conseguenza rilevante e duratura della iniziativa sull'AZT è stata l'emergere del Dr. Fauci come lupo alfa di HHS [Health and Human Services]. Il suo enorme budget e la moltiplicazione dei contatti con deputati, Presidenti e industrie mediche, gli hanno poi permesso di influenzare o ignorare una serie di direttori dell'HHS nominati politicamente e di fare il prepotente, manipolare e dominare le altre agenzie sorelle dell'HHS, in particolare la FDA .
 
L'AZT non era l'unico argomento di interesse per Fauci. Nel giugno 2003, l'NIH stava conducendo 10.906 studi clinici su nuovi preparati antivirali in circa quattrocento studi clinici in novanta paesi. Alcune di quelle prove sembravano tirate fuori dai peggiori incubi di Dickens. L'Alleanza per la protezione della ricerca umana (AHRP), un'organizzazione di controllo dell'industria medica, ha documentato che tra il 1985 e il 2005, NIAID ha arruolato almeno 532 neonati e bambini in affidamento a New York City come soggetti di studi clinici che testavano farmaci e vaccini sperimentali per l'AIDS. L'indagine dell'AHRP ha rivelato che molti di quei bambini erano perfettamente sani e alcuni nemmeno infettati dall'HIV. Eppure 80 di loro sono morti. Nel 2004, il giornalista Liam Scheff ha raccontato degli esperimenti segreti del Dr. Fauci sui bambini dell’Incarnation Children’s Center (ICC) di New York City e in numerose altre strutture collegate tra il 1988 e il 2002. Queste rivelazioni, commenta Kennedy, suscitano molte domande:
 
Da quale deserto morale sono piombati nel nostro nobile paese i mostri che hanno ideato e tollerato simili esperimenti? Come è potuto accadere che, negli ultimi tempi, siano arrivati ad esercitare un potere così tirannico sui nostri concittadini? Che razza di nazione siamo, se permettiamo loro di continuare? In termini più espliciti, è possibile che alle menti malevole, all'etica flessibile, agli spaventosi decisori, all'arroganza e alla ferocia che hanno deciso la barbara brutalizzazione dei bambini nell’Incarceration Convent House, e la tortura degli animali per il profitto dell'industria, sia altresì consentito di accampare giustificazioni morali per avere soppresso rimedi salvavita e prolungato un'epidemia mortale? Potrebbero questi stessi oscuri alchimisti giustificare la loro strategia di dare la priorità ai $48 miliardi di progetti per i loro vaccini, piuttosto che alla salute pubblica e alla vita umana? Una simile arroganza - quell'impulso mortale umano di giocare a fare Dio - ha spianato la strada letale a Wuhan e alimentato la decisione sconsiderata di violare i codici della Creazione e fabbricare diaboliche nuove forme di vita - superbatteri pandemici - in un laboratorio sgangherato con scienziati legati all’esercito cinese?
 
In effetti, Kennedy mostra nel suo capitolo finale, "Germ Games", che gli investimenti di Fauci nei cosiddetti esperimenti di "crescita batterica" per progettare i superbatteri pandemici, consentano in ipotesi “di ritenere che il Dr. Fauci possa aver avuto paradossalmente un ruolo nell'innescare il contagio globale che poi due presidenti degli Stati Uniti lo hanno incaricato di combattere”.
 
L'Africa è "il luogo privilegiato dalle aziende che cercano funzionari governativi disposti a collaborare, popolazione accondiscendente, costi per paziente tra i più bassi, e controlli blandi da parte dei media e dei governi". All'inizio degli anni '90, i dittatori africani hanno steso un tappeto rosso per il settore farmaceutico, scoprendo quanto fosse redditizio mettere i propri concittadini a disposizione per il fiorente business degli studi clinici. E il 29 gennaio 2003, il presidente George W. Bush annunciò, nel suo discorso sullo stato dell'Unione, il varo del Piano di emergenza per l'AIDS (PEPFAR), la nuova truffa di Fauci:
 
Nel continente africano, quasi 30 milioni di persone hanno il virus dell'AIDS. … Eppure in quel continente solo 50.000 vittime dell'AIDS, solo 50.000, stanno ricevendo le medicine di cui hanno bisogno. … Chiedo al Congresso di impegnare $ 15 miliardi nei prossimi cinque anni, quasi $ 10 miliardi dei quali in nuovi stanziamenti, per invertire la tendenza contro l'AIDS nelle nazioni più colpite dell'Africa e dei Caraibi.
 
L'HIV provoca l'AIDS?
 
Il capitolo 5 di Kennedy, "The HIV Heresies", si apre con la seguente nota:
 
Ho esitato a scrivere questo capitolo perché qualsiasi dubbio sull'ortodossia secondo cui l'HIV è l'unica causa dell'AIDS costituisce un'eresia imperdonabile, persino pericolosa, per il cartello medico dominante e i suoi alleati nei media. Ma non si può scrivere un libro completo su Tony Fauci senza occuparsi della perdurante e affascinante controversia scientifica su ciò che egli definisce il suo "più grande successo" e il suo "lavoro di una vita".
 
La controversia dimostra come le industrie farmaceutiche e le agenzie sanitarie, agendo di concerto, costruiscano il consenso su teorie non verificate o fraudolente e sopprimano spietatamente il dissenso, anche degli scienziati più illustri. "Fin dall'inizio", insiste Kennedy, "voglio chiarire che non prendo posizione sulla relazione tra HIV e AIDS". Tuttavia, non ci sono dubbi che il suo punto di partenza sia corretto:
 
Nei trentasei anni da quando il dottor Fauci e il suo collega, il dottor Robert Gallo, hanno affermato per la prima volta che l'HIV è l'unica causa dell'AIDS, nessuno è stato in grado di indicare uno studio che dimostri tale ipotesi sulla base di prove scientifiche accettate. … Ancora oggi, incoerenza, lacune di conoscenza, contraddizioni e inconsistenza sono i caratteri che continuano a funestare il dogma ufficiale.
 
La storia di successo del dogma dell'HIV-AIDS illustra "molte delle tattiche che il dottor Fauci ha sperimentato per eludere il dibattito: abbagliare e ingannare la stampa affinché ometta qualsiasi verifica, e sminuire, manipolare, punire, bullizzare, intimidire, emarginare, diffamare e infine mettere il bavaglio ai critici”. Una delle vittime di Fauci fu il dottor Peter Duesberg, che nel 1987, era ancora riconosciuto come il retro virologo più esperto al mondo. Duesberg ha sostenuto che l'HIV non provoca l'AIDS ma è essenzialmente un "parassita" che prospera tra le popolazioni ad alto rischio che soffrono di soppressione immunitaria a causa di esposizioni ambientali. L'HIV, dice, è un innocuo virus ospite che, quasi certamente, ha vissuto negli esseri umani per migliaia di generazioni senza causare malattie. Mentre l'HIV può essere sessualmente trasmissibile, sostiene Duesberg, l'AIDS non lo è.
 
 
 
 
Duesberg pubblicò le sue opinioni in un rivoluzionario articolo del 1987, poi in un libro di 724 pagine, Inventing the AIDS Virus. Kennedy trova che "le motivazioni di Duesberg appaiono così pulite, così elegantemente esposte e così convincenti che, leggendole, sembra impossibile che l'intera ipotesi [ortodossa] non sia crollata istantaneamente sotto il peso soffocante di una logica implacabile". Ma Fauci e Gallo non hanno mai tentato di rispondere a Duesberg. Collegare l'AIDS ad un virus era la mossa che aveva permesso al NIAID di rivendicare la giurisdizione - e il flusso di cassa - dell'NCI, e Duesberg fu severamente punito per aver messo in pericolo questa manna dal cielo.
 
Il dottor Fauci convocò l'intero clero superiore della sua ortodossia dell'HIV - e tutti i suoi accoliti inferiori e chierichetti - per scatenare una tempesta di feroce punizione sul virologo di Berkeley e sui suoi seguaci. ... l'establishment dell'AIDS, fino al più umile dei suoi medici, ha insultato pubblicamente Duesberg, il NIH lo ha definanziato e il mondo accademico ha ostracizzato ed esiliato il brillante professore di Berkeley. La stampa scientifica lo ha praticamente bandito. È diventato radioattivo.
 
Sorprendentemente, tuttavia, il dottor Luc Montagnier, la cui scoperta dell'HIV Gallo aveva in effetti rubato - come ammise nel 1991 dopo anni di contenziosi -, divenne il convertito più imbarazzante di Duesberg, dichiarando alla Conferenza internazionale sull'AIDS di San Francisco nel giugno 1990, che "il virus HIV è innocuo e passivo, un virus benigno”. Ha aggiunto che, secondo le sue scoperte, l'HIV diventa pericoloso solo in presenza di un secondo organismo, un virus simile a un batterio chiamato mycoplasma. Montagnier, infatti, non aveva mai affermato che l'HIV fosse l'unico fattore dell'AIDS, ed era diventato sempre più scettico nei confronti di una simile teoria. La sua ripetuta messa in discussione del paradigma dell'establishment segnò l'inizio della sua diffamazione, dalla quale il suo premio Nobel lo protesse a malapena.
 
La "prova" fornita da Gallo che la causa dell'AIDS fosse un virus - in opposizione alle deleterie ipotesi contrarie – fu la base della carriera del dottor Fauci. Fu grazie ad essa che Fauci ebbe la possibilità di mettere le mani sul programma AIDS e lanciare NIAID come il principale partner federale dell'industria farmaceutica. È per questo motivo che Fauci non ha mai finanziato alcuno studio per stabilire se effettivamente fosse l'HIV causa dell'AIDS, e ha intrapreso al contrario azioni preventive vigorose contro studi di questo tipo.
 
Kennedy cita altre voci di dissenso sull'epidemiologia dell'AIDS. Il dottor Shyh-Ching Lo, il capo ricercatore responsabile dei programmi per l'AIDS per l'Istituto di patologia delle forze armate, è rimasto scioccato dall'affermazione non convenzionale di Anthony Fauci secondo cui gli anticorpi, normalmente il segno di una robusta risposta immunitaria, dovrebbero, con l'HIV, essere il segnale di una morte imminente. Poiché i "test HIV" in realtà non rilevano il virus sfuggente ma solo gli anticorpi, sembra essersi realizzata un'inversione orwelliana. Kennedy cita anche il dottor David Rasnick, un biochimico PhD che ha lavorato per trent'anni nel campo delle biotecnologie farmaceutiche:
 
Il paradosso fondamentale di Fauci è che egli ha prescritto di diagnosticare l'AIDS in base alla presenza di anticorpi dell'HIV. Quando si tratta di qualsiasi altra malattia, la presenza di anticorpi è considerata il segnale che il paziente ha sconfitto la malattia. Con l'AIDS, Fauci e Gallo, e ora Gates, affermano invece che la presenza di anticorpi è il segno che stai per morire. Pensate alle conseguenze: se l'obiettivo di un vaccino contro l'AIDS è quello di stimolare la produzione di anticorpi, e se d’altra parte la presenza di anticorpi è il segno della malattia, l’obiettivo del vaccino anti AIDS finisce con l’essere quella di diffondere l’AIDS. Voglio dire, è una barzelletta. È come se qualcuno avesse dato ai Three Stooges (un trio comico statunitense, ndt) un budget annuale di un miliardo di dollari!
 
La natura dell'AIDS - una sindrome, non una malattia - è essa stessa incerta, poiché è stata creata per comprendere una galassia di una trentina di malattie ben note separate, che si verificano tutte in individui che non hanno l'infezione da HIV. "Nelle mani dei PI opportunisti del Dr. Fauci, l'AIDS è diventato una malattia amorfa soggetta a definizioni in continua evoluzione, che comprende una moltitudine di vecchie malattie in ospiti che risultano positivi all'HIV". Il premio Nobel Kary Mullis, l'inventore dei test PCR, ha sottolineato che la PCR era in grado di rilevare i segnali dell'HIV in ampi segmenti della popolazione che non soffrivano di sintomi di AIDS. D'altra parte, l'AIDS si manifesta frequentemente in persone che risultano negative al test dell'HIV, come documentò Geoffrey Cowley in un articolo di Newsweek del 1992, seguito da Steve Heimoff sul Los Angeles Times.
 
Queste stesse incongruenze non erano un problema per Fauci e il suo esercito permanente di mercenari farmaceutici. Al contrario: hanno aperto la manna dell'AIDS in Africa. I ricercatori finanziati da Fauci, utilizzando test PCR e modelli statistici oscuri, hanno dichiarato che fino a 30 milioni di africani soffrivano di AIDS, quasi la metà della popolazione adulta in alcune nazioni. Mentre nelle nazioni occidentali, l'AIDS ha continuato a essere una malattia dei tossicodipendenti e dei "popper" omosessuali (consumatori del vasodilatatore al nitrito di amile che fornisce il rilassamento della muscolatura anale, confezionato nel contenitore "popper" brevettato da Burroughs Wellcome e pubblicizzato sulla stampa gay durante l'epidemia di AIDS), misteriosamente, in Africa, il 59% dei casi di AIDS erano donne e l'85% erano eterosessuali.
 
Ma all'inizio degli anni '90, il carattere dell'AIDS è cambiato radicalmente con la proliferazione dell'AZT. Quando hanno iniziato a somministrare l'AZT a persone che in realtà non erano nemmeno malate ma semplicemente positive al test dell'HIV, l'AIDS ha iniziato a somigliare sempre più a un avvelenamento da AZT. E il tasso di mortalità è aumentato vertiginosamente. Secondo i Duesbergian, la stragrande maggioranza delle "morti per AIDS" dopo il 1987 sono state in realtà causate dall'AZT. Il farmaco che il dottor Fauci prescriveva per curare i malati di AIDS in realtà ha fatto ciò che il virus non poteva: ha causato l'AIDS stesso. Nel 1988, il tempo medio di sopravvivenza per i pazienti che assumevano AZT era di quattro mesi. Nel 1997, riconoscendo l'effetto letale dell'AZT, i funzionari sanitari hanno abbassato la dose; la durata media della vita dei pazienti AZT è poi salita a ventiquattro mesi. Secondo il dottor Claus Köhnlein, un oncologo tedesco, "abbiamo praticamente ucciso un'intera generazione di malati di AIDS senza nemmeno accorgercene perché i sintomi dell'intossicazione da AZT erano quasi indistinguibili dall'AIDS".
 
Conclusione
 
Nel luglio 2019, il dottor Fauci ha fatto un annuncio a sorpresa: finalmente aveva un vaccino contro l'HIV funzionante, il potenziale "colpo di grazia" per l'epidemia. Fauci ha ammesso che il suo nuovo vaccino non impedisce la trasmissione dell'AIDS, ma ha predetto che coloro che hanno preso il vaccino avrebbero scoperto che quando avessero contratto l'AIDS, i sintomi sarebbero stati molto ridotti. Kennedy commenta:
 
Il dottor Fauci contava talmente sulla servile credulità dei media, da essere certo che non sarebbe stato mai chiamato a rispondere dei tanti interrogativi sollevati da simili febbrili farfugliamenti. E infatti non si sono registrati commenti critici della stampa. Il successo ottenuto abbellendo l’asino con un po’ di rossetto e vendendolo al mondo come purosangue, lo ha probabilmente incoraggiato, un anno dopo, ad abbellire con qualche cosmetico i vaccini COVID che, come quello AIDS, non prevengono la malattia né impediscono la trasmissione.
 
Nel 2019 la corda dell'AIDS cominciava ad essere consunta. A chi importava più dell'AIDS? La "Pandemia di Covid-19" è stata l'occasione perfetta per un reset e un aggiornamento del racket farmaceutico. Come diceva Winston Churchill, "Non lasciare mai che una buona crisi vada sprecata". Complici i media mainstream, che hanno oscurato lo scandaloso curriculum della sua mafia in camice bianco, Fauci è emerso, ancora una volta, come il buon dottore, il salvatore.
 
"È giusto incolpare il dottor Fauci per una crisi che, ovviamente, ha molti autori?" chiede Kennedy. In una certa misura, lo è.
 
Sotto la guida del dottor Fauci, le malattie allergiche, autoimmuni e croniche si sono moltiplicate fino a colpire il 54% dei bambini, rispetto al 12,8% del periodo precedente alla sua entrata in carica.[59] Il dottor Fauci non ha fornito alcuna spiegazione sul perché malattie allergiche come l'asma, l'eczema, le allergie alimentari, la rinite allergica e l'anafilassi siano improvvisamente esplose a partire dal 1989, cinque anni dopo la sua ascesa al potere. Sul suo sito web, NIAID si vanta che la malattia autoimmune è una delle massime priorità dell'agenzia. Circa 80 malattie autoimmuni, tra cui il diabete giovanile e l'artrite reumatoide, il morbo di Graves e il morbo di Crohn, che erano praticamente sconosciuti prima del 1984, sono diventate improvvisamente epidemiche sotto la sua direzione.[60] [61] [62] L'autismo, che molti scienziati ora considerano una malattia autoimmune,[63][64] [65] è cresciuto dai 2-4/10.000 [66] di prima agli uno su trentaquattro di oggi. Malattie neurologiche come ADD/ADHD, disturbi del linguaggio e del sonno, narcolessia, tic facciali e sindrome di Tourette sono diventate comuni nei bambini statunitensi.[67] I costi umani, sanitari ed economici delle malattie croniche fanno impallidire i costi di tutte le malattie infettive negli Stati Uniti. Entro la fine di questo decennio, l'obesità, il diabete e il pre-diabete sono sulla buona strada per debilitare l'85% dei cittadini statunitensi.[68] Gli USA sono tra i dieci paesi più sovrappeso della Terra. Gli impatti sulla salute di queste epidemie, che ricadono principalmente sui giovani, eclissano anche gli impatti sulla salute più esagerati di COVID-19.
 
Il dottor Fauci non ha fatto nulla per assolvere alle finalità fondamentali del NIAID, di ricercare le cause delle malattie allergiche e autoimmuni croniche che si sono moltiplicate sotto il suo mandato. Invece, Fauci ha "rimodellato NIAID trasformandolo nel principale incubatore di nuovi prodotti farmaceutici, molti dei quali, ironia della sorte, traggono profitto dalla pandemia di malattie croniche a cascata". Invece di ricercare le cause dei problemi di salute degli statunitensi, il dottor Fauci ha dirottato la gran parte del suo budget di 6 miliardi di dollari nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci e vaccini che sono in gran parte responsabili dell'indebolimento della nostra immunità naturale. "Di recente, ha svolto un ruolo centrale nel minare la salute pubblica e nel sovvertire la democrazia e il governo costituzionale in tutto il mondo e nella transizione del nostro governo civile verso il totalitarismo medico".
 
Mi viene in mente il dottor Knock, il personaggio centrale del famoso romanzo di Jules Romains, Knock or the Triumph of Medicine, scritto nel 1923. Il dottor Knock è un losco medico di dubbia competenza che professa che la "salute" è un concetto obsoleto e non scientifico, e che tutti gli uomini sono malati e hanno bisogno di esserne informati dal proprio medico. Per portare avanti il suo piano di convertire un'intera città in pazienti permanenti si avvale dell'aiuto dell'insegnante di scuola e del farmacista, e in tal modo la sua clientela improvvisamente cresce a dismisura (guarda momenti indimenticabili dell'adattamento cinematografico di Guy Lefranc del 1951 con Louis Jouvet qui e qui ).
 
Louis Jouvet interpreta il Dr. Knock nel 1951
 
In un certo modo, però, lo stesso Fauci è il prodotto di un orientamento di civiltà che, a lungo termine, potrebbe inevitabilmente portarci a quella tirannica tecnocrazia medica che ora sta cercando di renderci schiavi. Piuttosto che un nuovo dottor Frankenstein, Fauci è il nostro stesso mostro che torna dopo di noi. Kennedy accenna a questo vasto aspetto della questione, indicando la necessità di un profondo dibattito. Il modo in cui statunitensi e occidentali in generale sono arrivati a considerare l'assistenza sanitaria è stato modellato dalla filosofia della Fondazione Rockefeller: "una pillola per ogni malato". Nel dibattito tra la "teoria del miasma" - che enfatizza la prevenzione delle malattie fortificando il sistema immunitario attraverso la nutrizione e riducendo l'esposizione a tossine e stress ambientali - contro la "teoria dei germi" - che attribuisce la malattia a patogeni microscopici - abbiamo inequivocabilmente optato per quest'ultimo. Abbiamo scelto un approccio alla malattia che pretende di identificare il germe colpevole e creare un veleno per ucciderlo. La scelta non ci è stata imposta. Abbiamo ceduto la responsabilità della nostra salute a esperti medici e intermediari assicurativi.
 
Come osservano il Dr. Claus Köhnlein e Torsten Engelbrecht nel loro libro Virus Mania (2007) citato da Kennedy: “L'idea che certi microbi, soprattutto funghi, batteri e virus, siano i nostri grandi nemici, causando alcune malattie che devono essere combattuto con speciali bombe chimiche, si è seppellito in profondità nella coscienza collettiva”. È un paradigma bellicoso, perfettamente adatto a fabbricare il consenso sulla via della dittatura. Come scrisse Kennedy nella sua prefazione al dottor Joseph Mercola e Ronni Cummins, The Truth About Covid-19 (2021), "i demagoghi devono armare la paura per giustificare le loro richieste di cieca obbedienza".
 
I tecnocrati del governo, gli oligarchi miliardari, la Big Pharma, i Big Data, i Big Media, i baroni ladri dell'alta finanza e l'apparato di intelligence industrial-militare amano le pandemie per le stesse ragioni per cui amano le guerre e gli attacchi terroristici. Le crisi catastrofiche creano opportunità per accrescere sia il potere che la ricchezza.

 

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