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Time of Israel, 9 gennaio 2018 (trad.ossin)
 
Yair Netanyahu, il figlio debosciato
Times of Israel e Raoul Wootliff
 
Può non meravigliare che il figlio di Benjamin Netanyahu passi le sue serate facendo la spola tra locali di striptease e puttane di alto bordo, tutto questo mentre viene amorevolmente scortato e protetto da guardie pagate dallo Stato. Né che chieda i soldi a un amico per pagarsi i favori di una di quelle gentili signorine, ricordandogli che suo padre, il Primo Ministro, si è battuto alla Knesset per far ottenere a quello dell’amico una certa concessione da diversi miliardi.  In fondo - viene da pensare - la moralità della famiglia sarà più o meno quella del padre, e quella del padre si può intuire dalle politiche di occupazione della Palestina e di apartheid che promuove con ferma determinazione. La famiglia di un simile primo ministro, insomma, non può essere certamente un modello di virtù.
Ma c’è qualcosa, nei modi di fare della famiglia, che sconcerta. Un che di pidocchioso che si mescola all’arroganza e alla meschinità. Yair, il pargolo, si fa pagare la puttana dall’amico. Sua madre, Sara, moglie del Primo Ministro, pretendeva che gli assistenti del marito riportassero le bottiglie vuote al supermercato, per intascare i 10 centesimi della cauzione. Ed erano bottiglie pagate col budget del marito, in sostanza coi soldi dei contribuenti.  
Comunque la giustizia israeliana farà il suo corso. Benjamin Netanyahu ha anche altre gatte da pelare, affari di corruzione di ben maggiore consistenza. Inoltre ha nemici potenti e capaci di tirare i fili, primo tra tutti il magnate George Soros, contro il quale proprio Yair Netanyahu si è recentemente scagliato sui social, dipingendolo come un burattinaio in una vignetta satirica che – udite, udite – è stata tacciata di “antisemitismo”. 
Netanyahu padre potrebbe essere anche condannato, chissà. Anche le guerre per bande fanno le loro vittime, e Israele processa (e a volte condanna) i suoi leader. Per qualsiasi reato, tranne… quello dell’occupazione illegale, della discriminazione e dell’apartheid. Questi crimini contro l’umanità, in Israele, non sono nemmeno considerati reato (Ossin)
 
Yair Netanyahu, figlio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ripreso a Tel Aviv il 26 novembre 2017 (FLASH90)
 
« In questa conversazione di fine serata e sotto gli effetti dell’alcol, ho detto cose che non avrei mai dovuto dire », ha dichiarato Yair Netanyahu scusandosi
 
Un importante media israeliano ha divulgato delle conversazioni esplosive, lunedì sera, di Yair Netanyahu, il figlio del Primo Ministro, intercettate durante una notte di bagordi, trascorsa girando tra diversi club di striptease a Tel Aviv.
 
In queste conversazioni in ebraico, che sono state rese pubbliche dall’emittente Hadashot TV, Yair Netanyahu e i suoi amici parlano delle migliaia di sheqel spese quella sera per delle ballerine private. In una conversazione scherzosa e in manifesto stato di ubriachezza (questo è quanto sostiene il pargoletto, e il giornale lo prende per oro colato, ndt), Netanyahu junior sembra anche offrire ai suoi amici i favori sessuali di una donna con cui ha intrattenuto relazioni intime a pagamento.
 
Infine, mentre si trovano nei pressi di un club di striptease, si sente Yair Netanyahu chiedere a Koby Maimon, figlio di un miliardario, dei soldi come corrispettivo di una controversa concessione di sfruttamento di un giacimento di gas, rilasciata dal Primo Ministro a beneficio del padre magnate dell’amico.
 
Rendendosi conto del carattere esplosivo delle loro parole, sebbene dette scherzosamente (ci risiamo, ndt), il gruppo minaccia anche la guardia di sicurezza pagata dallo Stato che fa loro da scorta che avrebbe potuto essere « assassinato » se avesse riferito la conversazione.
 
La registrazione, che sembra essere stata realizzata due anni e mezzo fa, ha ad oggetto le conversazioni tra Yair Netanyahu, all’epoca venticinquenne, Nir Maimon,  figlio del magnate del gas Koby Maimon, e Roman Abramov (nella foto a destra), un amico del giovane  Netanyahu, il cui nome è apparso recentemente nei giornali in relazione all’inchiesta giudiziaria sui rapporti tra il Primo Ministro e il miliardario australiano James Packer, che ha fatto fortuna con l’industria del gioco.
 
Hadashot ha riferito, a novembre, che la polizia cercava di appurare le ragioni per le quali Abramov aveva ottenuto un impiego da parte di Packer, senza avere l’esperienza professionale necessaria.
 
In una delle inchieste sul Primo Ministro – nota col nome di Affaire 1000 – la polizia indaga su alcuni costosi regali offerti alla famiglia Netanyahu da Packer e dal produttore di Hollywood Arnon Milchan, e al corrispettivo che costoro avrebbero ottenuto nell’attività del governo Netanuahu. Quest’ultimo, e sua moglie Sara, hanno negato gli addebiti.
 
Nella conversazione, Yair Netanyahu e Nir Maimon scherzano (?!?, ndt) sui rapporti tra il Primo Ministro e Maimon padre e sugli immensi benefici che quest’ultimo ha ricevuto da un accordo del valore di diversi miliardi di dollari concluso tra alcune imprese private e lo Stato.
 
Yair Netanyahu : « Ragazzo, mi devi pagare qualcosa. Mio padre ha fatto un buon affare per tuo padre, si è battuto, si è battuto alla Knesset per questo ».
 
Ori Maimon : « che ? »
 
Yair Netanyahu : « Mio padre si è battuto. Mi ricordo… »
 
Roman Abramov : « Ci dovete 25 000 sheqel (6 060 euro). »
 
Yair Netanyahu : « Dai ragazzo, mio padre ha arrangiato un deal di 20 miliardi di dollari per voi e voi non potete trovarmi 400 sheqel (97 euro) ? »
 
A dicembre 2015, Netanyahu era riuscito a recuperare un ritardo di un anno nell’approvazione di questo accordo controverso in favore del quale si era battuto con le unghie e con i denti, sia alla Knesset che nel governo.
 
L’accordo era stato criticato perché si diceva realizzasse un duopolio di fatto nel mercato del gas, e questo avrebbe provocato un aumento dei prezzi per i consumatori israeliani, mentre i fautori ritenevano che le protezioni accordate alle compagnie di gas erano necessarie per permettere loro di investire i miliardi di dollari necessari per lo sviluppo dei giacimenti.
 
Il giacimento di gas a Tamar, situato a 24 km da Ashkelon (Crédit: Moshe Shai/Flash90)
 
Israele cerca di estrarre del gas offshore dopo la scoperta dei campi di Tamar e di Leviathan, nel 2009 e 2010. La produzione è cominciata a Tamar ma Leviathan, un giacimento ben più importante, ha subito una serie di ritardi. La capacità del giacimento di Leviathan viene stimata in 533 miliardi di metri cubi di gas naturale e in  34,1 milioni di barili di condensato. Noble e Delek controllano anche Tamar – 7,1 miliardi di metri cubi – che si trova ad 80 chilometri a ovest del porto israeliano di  Haifa.
 
Maimon avrebbe il controllo di una quota che giungerebbe a quasi il 29 % nel giacimento di Tamar, attraverso un pacchetto di azioni nel partenariato Isramco Negev 2, un partner di Tamar e Delek.
 
In altra parte della conversazione, Yair Netanyahu, Nir Maimon e Abramov parlano ripetutamente delle donne che hanno incontrato nella serata, soprattutto spogliarelliste e prostitute. « Le scrivo e lei sarà il mio piatto da asporto », scherzoaNetanyahu parlando di una cameriera con Maimon.
 
« Sapete quanti numeri di spogliarelliste ho nel mio telefono? », aggiunge Abramov. « La metà della rubrica sono spogliarelliste ».
 
A un certo momento, Abramov dice a Netanyahu e a Maimon che si stanno « comportando da idioti » mentre si trattengono nei pressi di un club di strip. « Se vi fotografassero, sapete di che cosa avreste l’aria ? », chiede nominando il celebre club di striptease Pussycat, uno di quelli in cui sono andati durante la serata.
 
Il club di striptease Pussycat Dolls aTel Aviv, il 3 ottobre 2017. (Crédit : Andrew Tobin)
 
Più tardi, Maimon spiega di avere « sbattuto » 3 000 sheqel in spogliarelliste nel corso della serata. Abramov, da parte sua, dice di avere speso 2 000 sheqel per « due o tre » balli privati.
 
Yair Netanyahu parla anche di una donna con cui, secondo l’emittente Hadashot, ha avuto una relazione. « Se volete posso organizzarvi una botta con una **** », propone, con parole che l’emittente dice di avere censurato per il loro carattere offensivo.
 
L’emittente Hadashot ha precisato che la conversazione aveva luogo in un veicolo blindato messo a disposizione dall’ufficio del Primo Ministro, condotto da un autista pure pagato dallo Stato. Un agente dello Shin Bet ha fatto da scorta al gruppo durante tutta la serata.
 
Netanyahu e Ambramov scherzano sul fatto che ci sarebbero state « gravi conseguenze » se l’agente fosse stato licenziato.
 
« Se viene licenziato », dice Abramov, « dovremo ucciderlo ».
 
« Faccia attenzione se la licenziano », gli dicono. « Potrebbe anche morire ».
 
Alla fine della serata, Yair Netanyahu e Abramov si fanno lasciare a casa di Packer, secondo il reportage.
 
La settimana scorsa,  Yoram Cohen, ex capo dei servizi di sicurezza dello Shin Bet, ha rivelato che egli si era pronunciato contro l’assegnazione di guardie del corpo fisse ai due figli del Primo Ministro, ma che la sua raccomandazione non era stata presa in considerazione.
 
Benjamin Netanyahu, a destra, e il capo del Shin Bet, Yoram Cohen, negli uffici dell'esercito israeliano a Tel Aviv, nel luglio 2014 (Crédit : Haim Zach/GPO/Flash90)
 
In passato, l’ufficio del Primo Ministro ha chiarito che le misure di sicurezza per i figli di Netanyahu sono state decise dal dipartimento per la sicurezza dell’ufficio del Primo Ministro, d’intesa con lo Shin Bet, e che la famiglia non è stata coinvolta nella decisione.
 
Rispondendo all’intervistatore, l’ufficio del Primo Ministro ha messo in dubbio i ricordi di Cohen, dicendo che egli era intervenuto nella discussione, ma aveva raccomandato di prendere misure per la sicurezza di Yair e del fratello, Avner Netanyahu, entrambi ventenni. Sono i primi figli di un Primo Ministro israeliano ad essere dotati di scorta personale, con diritto anche ad una vettura con autista e a misure di sicurezza quando si trovano all’estero.
 
Queste conversazioni sono state rese pubbliche dall’emittente Hadashot, nonostante le pressioni esercitate dall’ufficio del Primo Ministro per bloccarne la diffusione. L’avvocato di Netanyahu, Yossi Cohen, aveva trasmesso una mail a Hadashot, chiedendo che le conversazioni non fossero divulgate, ha comunicato l’emittente.
 
In un comunicato trasmesso all’emittente televisiva, la famiglia Netanyahu ha sostenuto che queste intercettazioni fanno parte di una campagna di « caccia alle streghe » mirante a indebolire il Primo Ministro.
 
« La vostra caccia alle streghe tocca un livello di bassezza senza precedenti con la divulgazione di registrazioni segrete contenenti frasi dette in tono scherzoso due anni e mezzo fa da giovanotti che avevano bevuto alcol », dice il comunicato.
 
Aggiunge che il Primo Ministro non sapeva dell’amicizia tra suo figlio e Nir Maimon, e precisa che Benjamin Netanyahu non conosce il padre miliardario di quest’ultimo.
 
Benjamin Netanyahu, la moglie Sara e il figlio Yair durante un incontro col Primo Ministro olandese ng Mark Rutte, non inquadrato, nella residenza ufficiale di  Netanyahu a Gerusalemme, l'8 dicembre 2013 (Crédit : Haim Zach/GPO/Flash90)
 
In un altro comunicato, l’ufficio del Primo Ministro ha difeso la decisione di assegnare una scorta ai membri della famiglia Netanyahu, sostenendo che non si trattava comunque di una decisione della famiglia.
 
Sorprendentemente, anche Yair Netanyahu ha diffuso un comunicato, definendo il reportage « parziale e scandalistico » e affermando che le intercettazioni erano state illegalmente ottenute.
 
« In questa conversazione di fine serata e sotto gli effetti dell’alcol, ho detto cose stupide sulle donne e altre follie che non avrei mai dovuto dire », ha commentato. « Queste frasi non rappresentano quello che sono veramente, né i valori che mi sono stati inculcati, o i principi in cui credo. Mi spiace di averlo detto e mi scuso con quelli che posso avere offeso ».
 
Yair Netanyahu, come anche il Primo Ministro, ha specificamente negato che la concessione di sfruttamento di gas fosse stata accordata con l’intento di beneficiare Koby Maimon.
 
« Le cose che ho detto a proposito di Nir Maimon erano solo stupide battute per prendermi gioco di lui e qualunque persona sana di mente può capirlo », ha sottolineato. « Io non ho avuto alcun interesse in questo accordo e non ne conosco nemmeno i dettagli ».
 
Ma, reagendo alla diffusione della conversazione, il capo dell’Unione sionista Avi Gabbay (nella foto a destra) ha detto che l’amicizia tra Yair Netanyahu e Nir Maimon potrebbe far pensare ad una connessione più profonda tra il Primo Ministro e Koby Maimon, che potrebbe avere conseguenze sull’accordo in tema di gas.
 
«Quando mi sono battuto nel governo contro l’accordo corrotto sul gas, ho detto che mi sembrava evidente ci fosse qualcosa sotto che noi non sapevamo », a detto Gabbay, che si è dimesso da ministro nel 2016.
 
« Posso dire che l’esuberanza con cui [Benjamin] Netanyahu ha distribuito premi da milioni di dollari in nome nostro ai proprietari di Tamar mi era sembrata assai strana », ha continuato Gabbay. « Non ho mai capito che cosa l’avesse spinto ad agire contro l’interesse pubblico e in favore di Teshuva, Nobel e Maimon.”
 
Altri esponenti dell’opposizione hanno evidenziato che le intercettazioni mettono in luce il modo di vita dispendioso di Yair e Benjamin Netanyahu.
 
« Che schifezza. Gli ‘amici’, l’edonismo, la sufficienza, considerare proprio il denaro pubblico, la mancanza di rispetto per le donne e lo ‘sfizio’ di comprare il sesso. Ah bene », ha twittato subito dopo la diffusione del reportage la deputata di Meretz, Tamar Zandberg.
 
« No, Netanyahu. Tutti i genitori che conosco proverebbero vergogna e si interrogherebbero sulle proprie responsabilità nell’educazione così scarsamente morale del loro figlio », ha twittato la parlamentare dell’Unione sionista Stav Shapir, commentando la risposta data al reportage da Netanyahu, secondo cui le parole di Yair erano « parole senza senso ».
 
Facendo allusione alla accuse secondo cui Netanyahu padre avrebbe accettato regali da parte di miliardari generosi in cambio di favori, l’ex Primo Ministro Ehud Barak ha scritto in un tweet che Yair Netanyahu è « una personalità narcisista che è cresciuta in una palude di corruzione fatta di favori di miliardari e di accordi oscuri sottoscritti a detrimento del pubblico ».
 
Vi sono stati negli ultimi mesi una serie di titoloni dedicati alla vita personale di Yair Netanyahu, al suo coinvolgimento in due inchieste di corruzione che hanno ad oggetto il Primo Ministro, e ad una serie di post controversi pubblicati nelle reti sociali che lo hanno fatto scivolare in acque agitate.