Afrique Asie, luglio 2010

Foglia del diavolo o paradiso?
di Mamo Zeleke

Khat. Era la droga yemenita per eccellenza. Oggi la sua produzione e il suo consumo si sono estese a tutto il Corno d’Africa, dando luogo a un business assai lucrativo


Cannabis, cocaina, ecstasy e altro, il traffico di droga riguarda anche il Corno d’Africa. I trafficanti etiopi, eritrei e kenioti operano tra l’Africa dell’est e l’Africa australe in direzione della penisola arabica. Così l’hashish etiopico, che cresce a Quara e Gondar, al nord, viene venduto in Sudan ed esportato verso l’Arabia Saudita attraverso Port-Sudan. La mafia controlla il villaggio di Malindi, in Kenya, per le operazioni di riciclaggio del denaro sporco e di traffico di droga. Di conseguenza lo FBI è presente nella regione con una sede distaccata a Nairobi, la capitale del Kenya, e ad Addis Abeba, in Etiopia. In quest’ultimo paese, i voli della Ethiopian Airlines provenienti da Bangkok sono spesso utilizzati per il trasporto di droga. Fino al punto che la celebre prigione di Kaliti, ad Addis Abeba, ospita non solo prigionieri politici, ma anche una dozzina di “muli”, piccoli trasportatori di nazionalità nigeriana, senegalese o ghanese.

Rituale
La droga più diffusa in Etiopia resta la foglia verde masticata da milioni di persone: il khat, qat o chaat (Catha edulis), che contiene una molecola di anfetamina naturale. Da dieci anni il khat sopravanza largamente la coltura del caffè, principale produzione agricola. Un chilo di khat è venduto – a seconda della qualità – a più di 30 dollari e ad un costo di produzione più basso di quello del caffè, che necessità di molta mano d’opera e molta acqua. Il suo traffico rende centinaia di milioni di dollari.
Questa foglia cresce anche in Kenya e nello Yemen. La si mastica in Uganda e in Ruanda, soprattutto tra la popolazione mussulmana. In Kenya si chiama miraa. Oltre alle foglie, si mastica anche lo stelo sbucciato. Il migliore Khat, l’awdaye, viene dall’Etiopia, dove si utilizzano solo le foglie, preferibilmente freschissime. In passato erano solo i piccoli commercianti yemeniti e qualche mussulmano a masticare la foglia verde, che era la droga yemenita per eccellenza. Oggi il suo consumo si è esteso a tutto il Corno d’Africa, e anche alle popolazioni non arabe.
Masticare il khat in Etiopia richiede un rituale che assomiglia a quello del caffè. Può durare delle ore, soprattutto nel pomeriggio. Il consumatore, sistemato comodamente su un tappeto, tra il fumo dell’incenso, ha a sua disposizione delle bevande non alcoliche. Quando si raggiunge il mirkana, uno stadio di relativa agitazione, bisogna calmarsi (mirkana chebsi) idratandosi. Segue allora uno stupore letargico. Le proprietà stimolanti del khat sono molto apprezzate anche dagli studenti nel periodo di preparazione degli esami.
Il khat non è considerato una sostanza stupefacente da alcuni paesi europei, come la Gran Bretagan, i Paesi Bassi e il Belgio. Quantità equivalenti a milioni di dollari vengono trasportati ogni settimana verso le capitali europee dove vivono milioni di Somali, Kenioti ed Etiopi. Il Khat è diventato il secondo prodotto di esportazione dell’Etiopia, dopo il caffè e prima del cuoio, i semi oleosi e i legumi secchi. Un business redditizio largamente controllato dallo Stato.
Il traffico di questa droga ha provocato conflitti armati dovunque nel Corno d’Africa, e anche nello Yemen. Gli esperti USA affermano che il ricavato della sua vendita finanzia i terroristi in Yemen e in Somalia. Costituisce il primo prodotto di esportazione etiopico verso Gibuti dove il “voli khat” sono sempre attesi con molta ansia. In Somalia, dove gli estremisti vietano l’alcol e tutte le droghe, lo khat è autorizzato e rappresenta un commercio molto redditizio. Come pure è diventato indispensabile per fasce intere di popolazione. Ogni pomeriggio, i dirigenti etiopi, tra cui il primo ministro Meles Zenawi, i signori della guerra somali, i cittadini di Gibuti di ogni fascia sociale e milioni di Africani della regione e della diaspora restano stesi per ore aspettando il loro mirkana.



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