Demain online, 11 marzo 2015 (trad. ossin)



Dopo la condanna del blogger Raif Badawi

La Svezia critica i “metodi medioevali” della giustizia saudita

AFP



L’Arabia Saudita ha definito mercoledì una “flagrante ingerenza” le dichiarazioni di una ministra svedese, che aveva criticato la situazione dei diritti dell’uomo nel regno, e ha confermato il richiamo del suo ambasciatore a Stoccolma.

Le dichiarazioni della ministra svedese degli affari esteri, Margot Wallstrom, costituiscono una “flagrante ingerenza negli affari interni del regno” saudita, che ha deciso di “richiamare il suo ambasciatore” in Svezia, ha annunciato un portavoce del ministero degli affari esteri di Riyadh, citato dall’agenzia ufficiale SPA.


La ministra svedese aveva denunciato, a inizio marzo, i “metodi medioevali” della giustizia saudita contro il blogger saudita Raif Badawi, frustato per “insulto all’Islam”. Le dichiarazioni della ministra hanno provocato un incidente diplomatico tra i due paesi, giacché (per ritorsione) l’Arabia Saudita ha impedito a Margot Wallstrom di pronunciare il previsto discorso dinanzi all’assemblea della Lega Araba al Cairo.


La Svezia ha successivamente annunciato, martedì sera, che non intende rinnovare l’ accordo di cooperazione militare, firmato con l’Arabia Saudita nel 2005.


Dopo questo annuncio, la signora Wallstrom ha tweettato: “Fiera di essere chiara sulle questioni della democrazia e dei diritti dell’uomo”.


Le parole della signora Wallstrom arrecano “pregiudizio al paese” e “non sono tollerate né dalle convenzioni internazionali, né dagli usi diplomatici, e non sono coerenti con (lo spirito) delle relazioni amichevoli tra gli Stati”, ha commentato il portavoce saudita.


Si tratta del primo incidente per l’Arabia saudita dopo l’incoronazione del nuovo re Salmane Ben Abdel Aziz, il 23 gennaio, dopo la morte del suo fratellastro Abdallah.






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