Tout sur l'Algérie - 21 settembre 2010

Processo dei non digiunatori di Ain El Hammam: il procuratore chiede 3 anni di prigione

Abbiamo appreso da fonti locali che il Procuratore della Repubblica del tribunale di Ain El Hammam, a 45 chilometri a est della città di Tizi Ouzou, ha chiesto nel corso del processo che si è aperto questo martedì 21 settembre, 3 anni di prigione senza sospensione della pena nei confronti dei due non digiunatori, H.H., di 47 anni, e S.F., di 34 anni. La stessa fonte ha indicato come data della decisione il prossimo 5 ottobre.
Il collegio di difesa, composto da 5 avvocati, Ait Mimoun, Ait Larbi, Ahmed Hocine, Nacira Hadouche e Aissa Rahmoum, ha chiesto che fossero rilasciati. Gli avvocati hanno contestato i fatti attribuiti ai due imputati, ricordando che gli stessi non configurano un delitto. L' argomento principale della loro arringa è stato tecnico, imperniato sulla non applicabilità ai fatti che hanno provocato l'arresto dei due non digiunatori dell'art. 144 bis 2 ("E' punito con la prigione da 3 a 5 anni e con un'ammenda da 50.000 dinar a 100.000 dinar, o con una sola di queste due pene, chiunque offende il profeta - pace e salute siano su di lui - e gli inviati di Dio o denigra i dogmi o i precetti dell'islam, sia con scritti che con disegni, dichiarazioni o qualsiasi altro modo. L'azione penale è promossa d'ufficio dal pubblico ministero").
Dal  canto loro i due imputati chiamati alla sbarra si sono dichiarati non colpevoli, sostenendo di essere di religione cristiana e di non essere quindi obbligati a osservare il digiuno del ramadan. In più, hanno aggiunto a loro difesa, al momento del loro arresto da parte della polizia stavano per bere dell'acqua all'interno di un cantiere, dunque al riparo da sguardi estranei e non in uno spazio pubblico. La difesa ha anche sottolineato che non esiste alcun articolo di legge che obbliga a osservare il digiuno.

Bisogna notare che per tutta la durata del processo, un sit-in popolare al quale hanno partecipato diverse centinaia di cittadini, di militanti per i diritti dell'uomo, del RCD, del MAK, venuti da tutti i quartieri della wilaya di Tizi Ouzou e di Bejaia, si è tenuto davanti all'entrata principale del tribunale di Ain El Hammam. Si sono ascoltati per tutta la durata del processo slogan in favore delle libertà individuali e di condanna del Potere e del comportamento della Giustizia
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