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Lo smembramento di "Syraq"
Crisi siriana, giugno 2015 - A meno di due settimane dalla possibile firma di un accordo sul nucleare tra l’Iran e i P5+1, la strategia della danza sull’orlo dell’abisso in quel deserto a specchi che è diventato il Medio Oriente raggiunge livelli parossistici. La manipolazione impera. E niente è quel che sembra
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Write comment (0 Comments)L’implosione possibile degli Stati Uniti
USA, giugno 2015 - La lunga sequenza dei rovesci economici e geopolitici degli Stati Uniti si arricchisce oggi di un nuovo elemento: la minaccia di un attacco nucleare sul suolo statunitense da parte dello Stato Islamico. Assurdo? Sì, evidentemente. Ma la cosa importante, più della possibilità astratta di un simile attacco, è la nonchalance con cui la minaccia è stata fatta. In tutta evidenza, lo Stato Islamico non ha paura degli Stati Uniti
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Write comment (0 Comments)Le menzogne di Orange per giustificare la propria complicità nei crimini di guerra di Israele
Israele, giugno 2015 - Il presidente-direttore generale del gigante francese della telecomunicazione Orange, Stephane Richard, afferma che la sua impresa vorrebbe porre fine ai suoi rapporti con la filiale israeliana Partner Communications, ma che non può per vincoli contrattuali. E’ una scusa bidone
Write comment (0 Comments)Resa pubblica l’alleanza segreta tra Israele e i paesi arabi del Golfo
Analisi, giugno 2015 - Con l’amministrazione Obama che cerca di firmare il cruciale accordo nucleare con l’Iran il mese prossimo, sembra probabile che i paesi del Golfo e Israele, alleati tradizionali degli USA ma uniti nella opposizione a questo accordo, continueranno a costruire un coordinamento strategico
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Write comment (0 Comments)L'ISIS nel Kosovo e nei Balcani liberati e democratizzati dalla NATO
Inchiesta, giugno 2015 - Non solo la guerra di Libia (tragico errore dell'Occidente e della futura presidente USA Hillary Clinton) all'origine della crescita dell'ISIS. Anche la vecchia guerra di Jugoslavia (ricordate?) e l'appoggio agli Albanesi del Kosovo possono essere considerati come un sostanzioso contributo offerto dalla NATO alla resistibile acesa di ISIS (nella foto, scritte inneggianti all'ISIS in Kosovo)
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